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Ruben Sosa: “Inter, anno da dimenticare. La sua storia va rispettata e serve…”

Cuore che pulsa sentimenti ed emozioni verso l’ Italia. Ruben Sosa non dimentica i suoi trascorsi, prima alla Lazio e poi all’ Inter e analizza il momento delle sue due ex squadre italiane. Ma nell’intervista concessa a...

Francesco Parrone

Cuore che pulsa sentimenti ed emozioni verso l' Italia. Ruben Sosa non dimentica i suoi trascorsi, prima alla Lazio e poi all' Inter e analizza il momento delle sue due ex squadre italiane. Ma nell'intervista concessa a TuttoMercatoWeb.com c'è spazio anche per parlare degli uruguaiani del presente e del futuro. Da Edinson Cavani ad Abel Hernandez, pezzo pregiato del mercato del Palermo, ad Ignacio Lores di proprietà dei rosanero e in prestito a Bari fino a Nico Lopez, a metà tra Roma e Udinese. E non solo.

Sosa, Inter e Lazio fanno fatica..."È una stagione negativa, sia per l'Inter che per la Lazio. Per i nerazzurri è un anno da dimenticare. Sono due squadre a cui tengo molto, il mio cuore è diviso a metà. All'Inter ho fatto tanti gol e ho un grande ricordo, la Lazio è stata la mia prima squadra italiana: non posso dimenticarla".

Che Inter immagina in futuro?"Una squadra da scudetto. Perché l'Inter deve vincere sempre, ha una storia, una tradizione da rispettare".

E la Lazio?"Inizia sempre bene, poi crolla. Non capisco. Alla Lazio manca un po' di fortuna, è sempre vicina a centrare traguardi importanti e poi si allontana dalla prime posizioni. Magari vince contro l'Inter o il Milan e poi perde contro l'ultima in classifica. E lasciamo stare i discorsi della società, in campo ci vanno i giocatori, mica il presidente. A proposito di Lazio, vorrei fare un annuncio".

Prego."Il 10 sarò a Roma, ne approfitterò per riabbracciare la Lazio e ritrovare gli amici di sempre".

Talenti d'Uruguay: Cavani dal Danubio al Palermo, dal Palermo al Napoli e dal Napoli al PSG. Lo vede di nuovo in Italia?"Dico la verità. Non era il momento di andare via, di lasciare Napoli. Doveva restare almeno un altro anno. In azzurro era un altro Cavani, più forte, diverso. Al PSG non è lo stesso".

Gaston Ramirez: dal Bologna al Southampton, ora sogna il ritorno in Italia. Ci sono voci sul Milan."È un buon giocatore, ma non è un profilo da Milan. Deve ancora dimostrare tanto".

Abel Hernandez è pronto a lasciare Palermo. È stato accostato al Napoli..."È un ragazzo che ha avuto un exploit importante, poi è caduto e ora si sta rialzando. Deve fare un bel Mondiale per riabilitarsi. Lo vorrei sempre nella mia squadra, è un giocatore forte. E adesso è anche più maturo. Lo consiglio alla Lazio, mi piacerebbe vederlo in biancoceleste".

Talenti uruguaiani del futuro: da Lores a Nico Lopez, passando per Polenta."Lores è forte, ma deve essere più convinto e credere di più nelle sue qualità. Può arrivare ad alti livelli, perché è bravo per davvero. Ma gli manca un po' di garra charrua, che per un uruguaiano è sempre fondamentale. Polenta è già un leader, ma può e deve ancora migliorare. Per Nico Lopez il discorso è diverso...".

Cioè?"Non è lo stesso giocatore che avevo visto in Uruguay, gli manca un po' di tranquillità. Ma lui come Hernandez, Lores e Polenta, è un ragazzo arrivato in Europa troppo giovane. Sono tutti bravi, ma serve tempo per adattarsi. Faccio un esempio...".

Prego."Al Real Saragozza non sono riuscito ad esprimermi, poi sono diventato il Ruben Sosa che tutti avete conosciuto anche in Italia".

Consigli per gli acquisti: calciatori uruguaiani da segnalare?"No, meglio aspettare. Il calcio italiano è difficile. I più promettenti hanno quindici anni, bisognerà attendere un po'. Ma mi piace sottolineare che al Nacional vedo ancora un Chino Recoba da paura, eppure ha 38 anni! Per ora non ci sono giocatori pronti per l'Italia".