Intervistato da Tuttosport, il cantante grande tifoso dell'Inter Enrico Ruggeri ha parlato del ritorno di Lukaku e della prossima stagione:
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Ruggeri: “Spero nel Lukaku di due anni fa. Skriniar e Bastoni da tenere a tutti i costi”
La coppia Lautaro-Lukaku la fa sognare?
«È la coppia che ha vinto lo scudetto… Certo l’ultimo anno di Lukaku non è stato esaltante e quindi spero che Lukaku sia quello di due anni fa e non quello di Londra».
Lei si è sentito tradito da Romelu?
«Io dico che oggi bisogna cambiare mentalità. Non si può più pensare a Javier Zanetti, PaoloMaldini o anche Alex Del Piero. Romelu Lukaku rappresenta in pieno cosa è il calcio di oggi: un calcio senza bandiere…».
Paulo Dybala sarebbe servito all’Inter?
«Dybala a me piace perché in questo calcio fatto di tatticismi, costruzioni dal basso, di schemi esasperati è chiaro che quando in campo hai quello che spariglia il mazzo, che parte e salta l’uomo, che inventa un gol dal nulla è un valore aggiunto. E Dybala è un giocatore di questi, uno di quelli che spariglia il mazzo…».
Capitolo difesa. Sembra ancora una volta inevitabile fare un sacrificio: meglio Skriniar o Bastoni se proprio si deve rinunciare a qualcuno?
«Squadra che vince non si tocca. È vero che l’Inter lo scudetto non l’ha vinto però allora diciamo: squadra che va bene non si tocca. Ogni volta che va via qualcuno e arriva un altro è sempre una scommessa. Lo è stato con Dumfries che non sembrava all’altezza, ora è andato via Perisic vediamo se Gosens è di pari livello. Ogni volta è un salto nel buoi. Se ci mettiamo a fare la lista dei sostituti che non sono andati bene, la lista è lunghissima».
Ma se bisogna venderne uno?
«Quello che ha fatto meno bene è De Vrij. Skriniar e Bastoni li terrei a tutti i costi».
Con Lautaro e Lukaku l’Inter può vincere nuovamente lo scudetto?
«Non dimentichiamoci di Di Maria e Pogba. E poi il Milan, la squadra che sembra con meno star in campo poi però è la squadra che ha vinto lo scudetto grazie a un gioco, a un mentalità, al saper cogliere le occasioni. Insomma non aveva super star in campo, ne aveva sicuramente meno di Inter e Juventus ma ha vinto lo scudetto e questo ci deve riflettere…».
Come ha vissuto lo scudetto perso?
«L’ho vissuto male. A Milano c’è un gioco che si chiama “ciapa no”: vince quello che fa meno punti. Quest’anno è stato un po’ così il campionato, ha vinto chi ha sbagliato di meno. Abbiamo perso tanti punti noi, come il Milan e la Juventus o il Napoli. Il Milan ha vinto perché ha sbagliato un pochino meno delle altre».
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