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Russia 2018: domani il sorteggio dei gironi di qualificazione. L’Italia rischia…

Riccardo Fusato

Domani a San Pietro omani a San Pietroburgo, nel Palazzo Konstantinov che sa di Russia zarista, le manine di molti ex campioni, tra i quali Cannavaro, disegneranno il percorso di uno dei due Mondiali più discussi della storia (dopo Qatar 2022) e...

Domani a San Pietro omani a San Pietroburgo, nel Palazzo Konstantinov che sa di Russia zarista, le manine di molti ex campioni, tra i quali Cannavaro, disegneranno il percorso di uno dei due Mondiali più discussi della storia (dopo Qatar 2022) e cioè quello in Russia del 2018.L’Italia per colpa del pari in Croazia e del k.o. in amichevole con il Portogallo con il quale ha chiuso l’ultima stagione, nell’urna sarà in seconda fascia e il rischio, concreto, è quello di pescare una corazzata tipo Germania e Spagna oppure squadre temibili come Francia e Polonia il Belgio, l’Olanda, il Portogallo, l’Inghilterra, la CroaziaIl problema è che, per equilibri geopolitici e giusta apertura a tutto il mondo, all’Europa sono riservati solo 13 posti (più la Russia ospitante) su 52. Significa che soltanto il primo posto garantisce la qualificazione immediata. Le 8 migliori "seconde" si sfideranno ai playoff. E la "peggior" seconda dei 9 gruppi resta a casa. Il 2° posto può non bastare.In sostanza cosa può succedere? Un gruppo ideale sarebbe quello con Romania, Grecia (al massimo Ungheria), Far Oer, Moldova e Andorra. Sarebbe grave non farcela. All’opposto il sorteggio può riservare un girone tremendo con una tra Germania e Spagna; la Polonia (che fa soffrire proprio i tedeschi sulla strada per Francia 2016); una tra Turchia e Israele (per ragioni logistiche peggio di Irlanda e Norvegia); Cipro e Georgia. Qui la storia si farebbe più complicata. Con lo spettro di un’eliminazione che non succede dal 1958, quando fu l’Irlanda del Nord a toglierci il Mondiale di Svezia. Qualche avviso sta arrivando: dopo il trionfo del 2006, due eliminazioni consecutive al primo turno in Sudafrica e Brasile, cosa che non succedeva da Cile 62-Inghilterra 66.