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Sabatini consiglia Esposito: “Conte ha già visto giovani di talento smarrirsi. Il successo…”

L'editoriale di Sabatini dopo l'esordio in Champions di Esposito

Alessandro De Felice

Sulle colonne di Tuttosport, il noto giornalista Sandro Sabatini ha scritto una lunga lettera a Sebastiano Esposito, attaccante dell'Inter, dopo la bella prestazione al debutto con la maglia nerazzurra in Champions League. Il classe 2002 ha fatto il suo esordio contro il Borussia Dortmund a 17 anni, 3 mesi e 21 giorni.

"Caro Sebastiano Esposito, visto come sono aumentati i follower su Instagram? Ecco, tra quelli nuovi che hanno schiacciato “segui”, c’è anche il classico giornalista curioso over 55, categoria sfigata per i social e senza ambizioni da influencer, perché va già bene se la sera a cena si influenzano i figli (più o meno tuoi coetanei) dicendo «almeno a tavola, mettiamo da parte ’sto telefonino». Sì, qualcuno lo chiama ancora telefonino, anche se di telefonate ormai ne facciamo pochissime, in proporzione ai numeri digitali.

L’ultimo post su Instagram sfiora 160 mila like e 5 mila messaggi pubblici. In più, a spanne, altri 5 mila personali “direct messages” e su whatsapp, tra singoli e gruppi, ancora un migliaio di complimenti e gif ed emoticons e vocali e tutto quanto fa giovane&social. Per fare i conti, non occorre la prof di matematica. A fronte di un centinaio di telefonate reali, almeno duecentomila (!) sollecitazioni virtuali o digitali o come cavolo si chiamano, ma ci siamo capiti: un mondo si è connesso con il diciassettenne Sebastiano, che hai voglia a dirgli «stai con i piedi per terra» se poi le mani impugnano uno strumento tecnologico, le dita scivolano tra le adulazioni e la testa vola tra offerte e promesse d’ogni tipo. Ecco, caro Esposito, ora stacca un attimo lo sguardo dai social.

E se stai leggendo sul telefonino, prova una giocata da campione come l’altra sera a San Siro: fermati a un’edicola, compra Tuttosport, sfoglia le pagine di un giornale e accarezza la carta anche a costo di affumicare i polpastrelli. Sarà un’esperienza da condividere con nonno Salvatore e papà Agostino. E poi raccontare ad Antonio Conte, che di giovanotti con il tuo strepitoso talento forse non ne ha visti tantissimi. Ma qualcuno sicuramente sì, che s’è smarrito leggendo a malapena una paginata di complimenti, anziché migliaia di messaggi attraverso Instagram.

Che poi nemmeno sai quando i nomi corrispondono alla reale identità e se le ragazze sono carine solo in foto o davvero. Perché il mondo dentro uno schermo sembra facile e veloce, ma è gratificante anche cantare senza selfare oppure mostrare la nuova capigliatura a una persona cara, anziché postare tutto in una delle Instagram stories che vanno in pasto a faccine, cuoricini e commentini altrui. Oggi i commenti sono belli ed è uno spasso scorrerli con il pollice che va su e giù. Ma prima o poi arriverà qualche insulto. Domani un fake che ti provocherà. Dopodomani qualche odiatore di professione che ti butterà giù.

Ecco, lì sarai solo con il tuo telefonino, senza arbitro cui chiedere rigore. Però potrai alzare gli occhi su un orizzonte più ampio di un milione di follower. E basterà una telefonata a casa, a Castellammare, al circolo nautico Stabia dei fratelloni Abbagnale per scoprire che lì, su una parete qualsiasi, c’è una targa datata addirittura 1961, con incisa questa frase: «Il successo è una lunga pazienza». Fatti mandare una foto via whatsapp. Oppure, al primo giorno libero, vai lì e dai un’occhiata. E’ anche meglio".

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