Da quando Suning è proprietaria dell'Inter, ha avuto un denominatore comune: la squadra deve essere il più possbile italiana e, il mercato dei giocatori andrà in questo senso e saranno inseriti in rosa almeno altri 2-3 italiani che si aggiungeranno a un nucleo del quale anche nel 2017-18 faranno parte D'Ambrosio, Gagliardini, Candreva, Pinamonti, (probabilmente) Eder più Berni e Andreolli, entrambi in aria di rinnovo. Dal Torino a parametro zero è stato preso il vice Handanovic, Padelli e in più c’è Caprari che sarà ceduto (magari in prestito) come Ranocchia (piace al Watford), Santon, Dimarco e Bardi. Gli acquisti italiani? Ausilio ha un debole per Bernardeschi e con le sue caratteristiche il viola piace parecchio anche a Spalletti che potrebbe utilizzarlo sia come esterno sia tra le linee, ritagliandogli un ruolo da incursore. L’Inter non ha perso di vista neppure Berardi, che si è promesso al suo club del cuore, e i due talenti italiani potrebbero arrivare anche insieme in caso di addio di Perisic, ipotesi comunque un po’ meno sicura con lo sbarco del tecnico della Roma alla Pinetina. Sono monitorati da tempo il giovane Bastoni dell’Atalanta e Di Francesco del Bologna, ma entrambi nel progetto 2017-18 non sono considerati priorità. Per la prossima stagione piuttosto occhio ad Acerbi, che freme per lasciare il Sassuolo, e magari a un altro esterno difensivo, con Zappacosta che è stato seguito spesso come Barreca e Masina. In attacco infine il canale privilegiato con l’Atalanta potrebbe portare novità su Petagna, ipotetico alter ego di Icardi anche se, senza coppe europee, un centravanti di riserva potrebbe giocare davvero poco.
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Da quando Suning è proprietaria dell'Inter, ha avuto un denominatore comune: la squadra deve essere il più possbile italiana
(Corriere dello Sport)
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