Della sfida vinta dall'Inter col Feyenoord e dei tre obiettivi che insegue la squadra di Inzaghi ha parlato il giornalista Sandro Sabatini sul suo canale Youtube:


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Sabatini: “Inter, 3 trionfi o fallimenti. Due protagonisti: uno dominante e poi c’è la superstar”
L'Inter può vincere tutto, ma può anche perdere tutto. Situazione in apparenza drammatica, in realtà gratificante che la squadra di Inzaghi si appresta a vivere. Inter concentrata su quello che deve accadere da domenica in poi. Vincere anche al ritorno è stata una soddisfazione, ora punta il Bayern che ha battuto due volte il Bayer. La grandezza dell'Inter non sta tanto nella vittoria, scusate la provocazione, sta nel fatto che la partita col Feyenoord è sembrata un dovere, un fastidio da dover adempiere perché era sul calendario. Ma le partite importanti sul calendario sono tutte cerchiate in rosso e sono quelle con l'Atalanta, i derby col Milan e le sfide col Bayern e magari sperano gli interisti anche il Barcellona in semifinale.
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L'Inter ha giocato bene, in scioltezza, senza quasi impegnarsi, è stato sufficiente gestire. Divario evidentissimo, accentuato dalle prestazioni di due giocatori nettamente superiori. Uno è Dumfries che sembra come quelle macchine ibride che quando freni si ricaricano, lui più corre più si ricarica, non sente la fatica. Farà 100 volte avanti e indietro, perde ogni tanto lucidità ma è un giocatore che ha una maturità e una potenza e prepotenza internazionali, da applausi. È l'olandese volante.
Poi c'è la superstar di questa stagione, Marcus Thuram. Che quando sta bene vola. Poi dopo il gol va ad abbracciare Arnautovic, segno che c'è un buon rapporto tra i titolari e le riserve. Non tutte le riserve hanno però giocato all'altezza della situazione. Un nome è evidente ed è quello di Frattesi che sembra aver perso l'entusiasmo dello scorso anno, si sente sacrificato, umiliato da essere considerato il quarto quinto sesto centrocampista. Non sprizza entusiasmo e sprint come nella stagione scorsa. Somme buon rientro, allenamento in vista di Bergamo. Pavard un pochino sottotono, Bisseck che sembra un giocatore in crescita di prestazione e autorevolezza. Calhanoglu passerella, Mkhitaryan miracolo della scienza: più passa il tempo più invecchia più corre e ha entusiasmo. Va scomposto e studiato in laboratorio, Inzaghi non lo toglie quasi mai. Discreto Carlos Augusto, Taremi è un caso ormai cronico, ha perso fiducia, i compagni fanno di tutto per aiutarlo, ma il gol non arriva. Si vede che è in difficoltà.
Con l'Atalanta semifinale scudetto, partita avvincente perché nessuno sa come giocherà l'Atalanta. Tutti sanno il rendimento dell'Inter, possono cambiare i protagonisti, mentre l'Atalanta può passare dal 4-0 alla Juve allo 0-0 col Venezia. L'Inter dovrà passare indenne da Bergamo, se la passa poi può volare anche incurante di tutti gli impegni che opprimono la squadra di Inzaghi. Tre obiettivi da inseguire, situazione sportivamente drammatica ma anche esaltante, possono diventare tre trionfi o tre fallimenti. È un dato di fatto, stagione per il momento molto bella.
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