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La corsa scudetto, l'addio al Bologna e il possibile ritorno nel calcio. Sono alcuni argomenti affrontati da Walter Sabatini nel corso di un'intervista a Radio Sportiva. "Stiamo vivendo un campionato competitivo a tutti i livelli, emozionante, tutte le domeniche ci sono stravolgimenti ed è uno stimolo per tutti. Le prime si giocano lo scudetto poi c’è la lotta per il quarto posto anche se la frattura diventa importante, sarà una battaglia con l’Atalanta che può anche pensare allo scudetto".
"Il mio rientro? Io sono pronto a tornare non è pronto il calcio (ride,ndr), io sono sempre pronto. Vedo partite, mi diverto continuo a seguire il Bologna a messaggiarmi con i calciatori e il mister: spesso mi è capitato di non finire campionati mantenendo con le squadre un rapporto vivo".
"L’Inter sta tenendo botta, tutta una serie di eventi facevano pensare ad altro. Simone Inzaghi è molto sottovalutato, bastava guardare la Lazio per vedere che giocava da anni un calcio di alto livello, tecnico fatto di trame, una mentalità che ha portato all’Inter dove ha anche l’eredità del lavoro di Conte che resta nel motore dei giocatori, poi quando ci sono i risultati poi tutto si aggiusta, io dico sempre che il calcio è l’unica attività urbana che produce miracoli. E quindi dobbiamo continuare a viverlo con fede e con gioia".
"Mi aspetto sempre da Mourinho qualche uscita delle sue, è un’artista della comunicazione è lui che ha inventato quella moderna, le prime pagine oggi parlano delle sue frasi su Zaniolo e non del fatto che ha perso col Bologna. Poi quello non è sufficiente, Mourinho oggi ha una squadra incompleta, è costretto a provare Mkhitharyan e Perez interni, inventa cose che solo un allenatore importante si può permettere, ha valorizzato Pellegrini, il bilancio se non è esaltante sicuramente si può considerare soddisfacente, ha 3 anni di contratto gli va dato tempo”.
(Radio Sportiva)
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