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Sabatini: “Inter, merito della società: serviva personalità. Ecco come ha agito la dirigenza”

Andrea Della Sala

Del momento dell'Inter che sembra essersi ripresa dopo l'inizio stentato ha parlato il giornalista Sandro Sabatini a Calciomercato.com

Del momento dell'Inter che sembra essersi ripresa dopo l'inizio stentato ha parlato il giornalista Sandro Sabatini a Calciomercato.com:

C’è una cosa che mi fa molto arrabbiare all’Inter: quella cosa che hai visto è entrato Onana è uscito Handanovic e la squadra ha cominciato a vincere ecco non è così semplice, sarebbero buoni tutti. ripartiamo dalla sconfitta con la Roma a San Siro, c’era una crisi tecnica umorale e ambientale evidentissima. in quel momento che cosa succede: la società i dirigenti prendono in mano la situazione in primo primo rassicurando il gruppo e comunicando ai giocatori che Inzaghi sarebbe rimasto come allenatore infatti non vengono contattati altri allenatori infatti Stankovic va alla Sampdoria subito perché l’Inter non lo chiamo.

Secondo raccomandando al gruppo al gruppo di evitare i gesti che possono essere equivocato anche dal pubblico e creare malumore tra i tifosi oltre che all’interno della squadra come quando Barella o Brozovic o altri dopo pochi minuti iniziavano a sbracciare e a rimproverare i compagni con la gestualità. se ci fate caso non si vede più questa gestualità da qualche partita.

Questa cosa l’ha raccontata Bastoni. un gruppo di amici batte sempre un gruppo di colleghi qui nell’Inter fino un certo punto sono stati dei colleghi e non degli amici. adesso sembrano più compagni di squadra se non proprio amici cioè se visto una squadra che ha ritrovato una certa compattezza e poi stop alle voci di mercato stop alle pagone di giornali di siti di social inondate da questioni che obiettivamente sono secondarie.

Poi c’è anche Onana diventato titolare. Credo che Handanovic sia un portiere nettamente in declino. Ma credo anche che Onana sia un portiere emergente ma non destinato a diventare un campione. Onana, ok, ma soprattutto Calhanoglu regista. Attenzione comunque a non semplificare quel che avviene nella periferia delle scelte principali. Perché senza Handanovic, Brozovic e Lukaku l’Inter trova sì il portiere entusiasta, ma anche Mkhitaryan centrocampista di classe, Dzeko leader tecnico-tattico e soprattutto un gruppo. Quello che prima evidentemente mancava. Per una volta c’entra anche la società, ci voleva personalità per difendere Inzaghi e compattare il gruppo.