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Sabatini: “Nainggolan delinquente, ma gli voglio bene. Inter? Pensavo meglio”
Walter Sabatini, ex direttore dell'area tecnica del gruppo Suning, è intervenuto nel corso di una diretta sul canale Twitch de La Gazzetta dello Sport: "Sono affezionato a tutti i giocatori che ho portato alla Roma, quello che più mi ha fatto arrabbiare è Nainggolan a cui voglio bene come un figlio, ma è un delinquente, è uno che se gli metti davanti 7-8 shottini se li beve tutti. Per lui la vita è un gioco, ma ha dei buoni sentimenti. È un esibizionista, avrebbero dovuto aiutarlo di più i suoi compagni, non dovevano assecondarlo ma marcarlo stretto. Lui ha avuto sempre tutto quello che ha voluto, in campo è un giocatore di primissimo piano. Quello che gli ho visto fare a Roma non l'ho visto in altri giocatori".
"Spalletti è il migliore in assoluto, non ci sono discussioni da fare. Non guardo solo la sua conduzione, guardate come gioca il Napoli: un calcio armonico, bello, ampio, profondo. È davvero difficile trovare una squadra che esprima una qualità fatta di geometrie e sincronie, la mano dell'allenatore si vede in un modo sfacciato e riscontrabile in qualsiasi momento. È stato sempre molto competitivo con la Roma, è stato immediatamente competitivo con l'Inter che preveniva da una serie di piazzamenti insopportabili, poi è arrivato e siamo andati in Champions: Luciano un risultato a casa lo porta sempre.
[...] Pensavo che l'Inter facesse meglio, ma non penso che il problema sia nel rapporto tra Inzaghi e i calciatori. Simone è un giovane, magari è portato ad una confidenza giuliva con loro, ma non vuol dire rinunciare all'autorevolezza. Alla Lazio ha allento grandi giocatori di spessore e personalità. Il problema è da ricercare nella discontinuità, i Mondiali hanno restituito calciatori non ancora pronti per tornare a giocare in campionato. Salvo il Napoli tutte hanno avuto questo tipo di difficoltà".
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