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Sabatini: “Rinnovato perché non mi vedo in un’altra squadra. De Rossi…”

C’è stato poco da fare. La Federazione ha respinto il ricorso dell’Inter e della Roma che avevano tentato di far ridurre le giornate di squalifica di De Rossi e Juan Jesus che restano tre nonostante i due club sperassero almeno in una...

Eva A. Provenzano

C'è stato poco da fare. La Federazione ha respinto il ricorso dell'Inter e della Roma che avevano tentato di far ridurre le giornate di squalifica di De Rossi e Juan Jesus che restano tre nonostante i due club sperassero almeno in una riduzione della pena. Il direttore sportivo del club giallorosso ha parlato a RomaChannel e vocegiallorossa.it ha riportato le sue parole quando la sentenza non era ancora arrivata e sono queste: "Il fatto non sussiste, è il mio pensiero e lo difenderò sempre. Non sarà molto popolare ma c'è una cognizione delle cose che riguarda la collettività perché le cose gli vengono presentate in una certa maniera. Quello che ha fatto Daniele era un eccesso tattico, nella contromisura, perché quando c'è un grappolo di uomini sulla palla ferma si difende la posizione e si cerca di neutralizzare l'avversario. Lui lo ha fatto in maniera un po' troppo vivace, ma non ha dato un pugno all'avversario, lo ha toccato con una mano sulla testa e poi con l'altra ha cercato di fargli perdere il passo. Non c'era cattiveria, solo una furbizia. L'azione si sviluppa nel campo visivo dell'arbitro, ma non vede perché non c'è il pugno. Dal punto di vista mediatico le tv determinano anche le decisioni, tra il primo e il secondo tempo si è subito invocato la prova televisiva. Per me è impropria".

Il dirigente ha parlato anche del rinnovo con il club giallorosso arrivato qualche giorno fa: "Rinnovare così a lungo è stata una novità per me, ma il presidente ha in mente un progetto e ho voluto assecondarlo. Inoltre farei fatica a pensarmi altrove. La Roma è la mia tappa finale, non penso a un'altra squadra". Era stato spesso accostato all'Inter di Thohir nei mesi scorsi.