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Resta lo sbigottimento per una situazione surreale. Chi ha fatto il pronostico sbagliato (il sottoscritto) sorride insieme al protagonista (Thuram). I tifosi commentano con più o meno coerente consapevolezza di cosa sia un pronostico. Invece gli haters insultano, offendono, minacciano (salvo poi piagnucolare se vengono richiamati alle loro responsabilità). In questa situazione - comunque psicologicamente sgradevole - conviene far finta di nulla e anzi lanciare la provocazione di una caccia al tesoro nel magico mondo del web. Trovate un tifoso, un content creator, un giornalista, un appassionato, un influencer, un chi vi pare… Trovate uno qualsiasi, ne basta uno. Oppure una, ne basta una, di dichiarazione di Marotta o Inzaghi in cui si dice che Sommer sarà meglio di Onana, Bisseck di Skriniar, Frattesi rispetto a Brozovic, Thuram su Dzeko e Arnautovic al confronto con Lukaku. Via alla caccia al tesoro. Infiammate pure Google. Non troverete nulla.
Vale la regola di sempre: chi vince festeggia, chi perde si giustifica. Oppure una considerazione ancora più irridente: i vincitori scrivono la storia, i perdenti la leggono. Giusto così. L'Inter ha stravinto nei singoli, nel collettivo e nella guida tecnica. Stravinto con merito. Magari anche con un pizzico di permalosità, se poi Marotta e, davanti alla qualificata platea degli Inter Club riuniti a festa, impugna il microfono per arringare la folla dicendo che "l'Inter ha vinto sull'invidia di chi la criticava". Ok. Va bene tutto. Applausi. Ma altro che invidia. L'Inter ha vinto come Pogacar il Giro d'Italia. Dominando dalla prima all'ultima tappa. Sul podio della corsa rosa sono arrivati Martinez e Thomas a una decina di minuti. Sul podio del campionato Milan e Juve a una ventina di punti. Solo che i due ciclisti ben piazzati sono stati confermati per le prossime corse, perché obiettivamente non potevano fare di più. Invece Pioli e Allegri sono saltati. Capìto la differenza?
Ah, ultima parola prima di chiudere. Nessuno si permetta di stilare classifiche in base al monte ingaggi, nemmeno per l'anno che verrà. Non sono attendibili per i reali valori tecnici delle squadre. E per chi non lo avesse compreso, provate a rispondere a questa domanda: Lautaro segnerà più gol in proporzione ai milioni del nuovo ingaggio?".
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