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"Mi devo comunque difendere da chi mi accusa di essere rancoroso nei confronti dell'Inter. Ve lo devo dire: no, io devo solo ringraziare l'Inter per l'esperienza che mi ha consentito di fare in quasi 7 anni. Il presidente Pellegrini che mi ha preso e Moratti che mi ha confermato. Il rapporto si è chiuso nel gennaio del 2001 non per volontà mia. Da lì, comunque, ho avuto un'esperienza giornalistica che si è ripresa alla grande. Quindi, devo essere solo grato, perché fare l'addetto stampa e vedere certe dinamiche interne è comunque una grande lezione di giornalismo".
"Rivendico il fatto che le mie previsioni d'inizio stagione sull'Inter erano sbagliate e che Thuram è stato la grande rivelazione del campionato, la grande forza dell'Inter. Il momento emblematico è stato quando lui, quasi da solo, ha disintegrato il Milan nel derby d'andata".
"Quando ho detto che l'Inter era come la Red Bull di Verstappen, Inzaghi se l'è presa, dicendo che c'era del lavoro dietro. Ma c'è anche del lavoro dietro Verstappen. Lavorano tutti, anche gli altri allenatori. Ma il valore dell'Inter era superiore a tutti. Detto questo, mi dispiace che i nerazzurri siano arrivati secondi nel girone di Champions League, per giocare la partita di ritorno in casa. Contro l'Atletico è stata un'occasione sprecata. Ma non bisogna restarci male. Anche per la partita contro il Sassuolo: doveva far più bella figura, ma non è che dico che ha perso apposta o per amicizia".
"Zhang? Mi sono permesso di dire che i tifosi dell'Inter devono prendere con sollievo l'arrivo di Oaktree, perché con Zhang tutta la situazione era abbastanza a rischio".
"Lautaro? La sua richiesta è assolutamente legittima. Non va confrontata con ingaggi di Mbappé, Haaland o quelli della Premier in generale, ma è evidente che un capitano e un capocannoniere deve avere un ingaggio all'altezza. Da quello che mi risulta, la richiesta del procuratore è di poco superiore ai 12 milioni, l'Inter voleva arrivare a 8. Si incontreranno a 10? Vedremo. Ma è evidente che l'Inter, pur con tutte le limitazioni, deve tenere conto che con gli ingaggi non si vince, ma con il valore dei giocatori sì".
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