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Sabato: “Inter obbligata a vincere contro il Torino. Deve dimostrare i fatti e…”

L'ex mezzala ha parlato della sfida di campionato tra Inter e Torino

Francesco Parrone

Il doppio ex di Inter e Torino, Antonio Sabato ai microfoni di TorinoGranata.it ha presentato la gara di questa sera del Meazza:

Torino e Inter hanno fatto un mercato importante, hanno squadre ben attrezzate per il campionato?

"E’ presto per dirlo perché si è giocata solo la prima giornata di campionato, ma stando ai nomi sicuramente sì. L’Inter avendo anche la Champions ha comprato giocatori importanti per avere la possibilità di arrivare più avanti possibile in tutte le competizioni nelle quali sarà impegnata (campionato, Champions e Coppa Italia, ndr). Il Torino ha allestito una squadra molto interessante per cercare di arrivare in Europa League. Secondo me, i giocatori ci sono e bisogna dare soddisfazioni ai tifosi".

Inter e Torino sono state sconfitte nello scorso turno e avranno voglia di rifarsi subito vincendo. Come vede la sfida?

"Le prime partite della stagione non sono veritiere perché le squadre non sono ancora rodate e i giocatori hanno avuto poco tempo per conoscersi e di conseguenza è presto per parlare di situazioni difficili, ma arrivando entrambe da una sconfitta vorranno rifarsi. Il Torino, a mio avviso non ha meritato di perdere con la Roma, mentre per quel che riguarda l’Inter, che era favorita con il Sassuolo, è stato un flop, quindi, fra le due è sicuramente l’Inter la squadra che ha più da perdere. Il Toro con la Roma la sua partita l’ha fata poi un grande gol di Dzeko l’ha penalizzato. Per questa partita c’è più pressione sull’Inter che sul Toro che va a San Siro a giocarsela, ma non si può dire che debba fare risultato a tutti i costi, mentre l’Inter sì. I granata devono fare una buona partita e se riusciranno ad ottenere un risultato positivo sarà un’ottima cosa".

L’anno scorso al Grande Torino i granata vinsero uno a zero con gol di Ljajic, ma non si sa se questa sera sarà in campo e potrebbe anche essere ceduto nei prossimi giorni. E’ giocatore da tenere o sacrificare visto che l’attacco del Torino numericamente è abbondante?

"Io Ljajic non riesco a capirlo, è sempre un’eterna promessa nel senso che per un periodo disputa partite positive e poi un altro di gare negative. Nella seconda parte del campionato scorso ha fatto bene ed è stato determinante, ma poi ricade in situazioni che portano l’allenatore di turno a non farlo giocare. E’ un giocatore indecifrabile. Alterna periodi di forma ad altri dove non lo è. Se deve maturare e diventare un giocatore importante deve avere continuità, ma non ce l’ha e di conseguenza tante volte è difficile metterlo in campo e l’allenatore ha dei dubbi. Non si sa mai se il vero Ljajic sia quello che si è visto nella prima parte del campionato scorso con rendimento insufficiente o quello della seconda quando ha fatto bene ed è per questo che alla fine un allenatore non sa se utilizzarlo oppure no".

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