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Sabrina Curi ha vissuto sulla propria pelle la tragedia, il dolore di aver perso una persona cara mentre faceva quello che più adorava: giocare a calcio. Renato Curi, suo padre, morì in campo il 30 ottobre del 1977 durante un Perugia-Juventus nello stadio che oggi porta il suo nome. E oggi che un'altra tragedia ha sconvolto il mondo del calcio, quella della scomparsa di Davide Astori, Sabrina ha voluto esprimere tutta la sua tristezza:
"La famiglia di Davide è come se oggi sia stata crocifissa perché sentirà a vita la mancanza di un padre e di un compagno. Quando papà morì avevo tre anni, uno in più della figlia di Astori. Di lui non ricordo praticamente nulla ma quel dolore non passa e bisogna solo cercare il modo di conviverci. La figlia di Astori potrà solo vederlo nelle immagini, sentire la sua voce registrata. Come me lo riconoscerà e lo cercherà in questi frammenti. Le cose alle quali ti aggrappi".
(Fonte: ANSA)
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