L'ex tecnico del Milan e della nazionale, Arrigo Sacchi, ha voluto chiudere la polemica che lo ha visto contrapposto all'attaccante rossonero Zlatan Ibrahimovic: «Lui è il più grande solista del mondo - ha detto Sacchi a margine di un incontro a Milano - se si inserisce negli schemi di gioco può diventare il più grande giocatore in assoluto. Auguro a lui di avere più successo di quello che ho ottenuto io nei miei anni alla guida del Milan». «Sono circondato da affetto e stima - ha proseguito Sacchi - mi è spiaciuta questa vicenda. Ha sbagliato modi e tempi, le mie erano critiche tecniche. Mi è sembrato strano perchè sono amico di Berlusconi e Galliani e credo di aver fatto qualcosa per la squadra, come dimostra la riconoscenza dei tifosi. Lui non è stato un buon pr di se stesso, credo però che fosse stanco». Sacchi ha poi ricordato un aneddoto riguardante il suo primo periodo al Milan: «Berlusconi mi ha aiutato. Andavamo male in campionato e c'era chi pensava che sarei stato esonerato presto. Lui pero' disse che avevo la sua fiducia e chi non mi avesse seguito se ne sarebbe andato dalla squadra. Capii che aveva investito su di me. L'ambiente è molto importante nello sport».
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Sacchi chiude con stile la polemica con Ibra
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