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Sacchi: “Inzaghi cresciuto, ma alla fine rimasto buon tattico. Gioca un 5-3-2 troppo difensivo”
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha analizzato così il difficile momento che sta attraversando l'Inter di Simone Inzaghi:
«Se non cambiano in fretta, direi proprio di sì. Sarebbe utopia ipotizzare queste due squadre, così come sono messe oggi, in lotta per il titolo».
«Inzaghi è cresciuto negli ultimi anni, ma alla fine è rimasto un buon tattico. Il principio è sempre il solito: primo non prenderle, poi si vedrà. L’Inter pratica un 5-3-2 con sovrabbondanza di giocatori in difesa, gli attaccanti e i centrocampisti sono sempre in inferiorità numerica».
«L’unica soluzione è ritrovare in fretta determinazione e spirito di sacrificio che c’erano al tempo di Antonio Conte. Serve motivazione, serve un gioco di squadra. Lukaku infortunato? Tutti hanno degli infortunati, noi del Milan abbiamo vinto lo scudetto nel 1988 e Van Basten ha giocato solo tre partite».
«Ci sono perché nel gruppo ci sono ottime qualità individuali, giocatori di notevole esperienza, però a volte in campo non si vedono la personalità e la volontà vincente. Il problema non sta nelle sostituzioni di due giocatori a metà del primo tempo come successo a Udine: il problema è alla base, i nerazzurri sono tutti dei tattici e non degli strateghi».
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