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fanno un gioco che non è un vero gioco. Il calcio è uno sport offensivo e di squadra che i tattici hanno tramutato in individuale e difensivo».
Gasperini ha reso l’Atalanta una grande a livello internazionale. È il miglior tecnico italiano?
«Sicuramente è uno dei migliori al mondo. Quest’anno menziono anche Inzaghi tra i top. Simone si è evoluto tanto, diventando sempre più uno stratega. Il salto di qualità fatto dall’Inter sul piano del gioco è sotto gli occhi di tutti».
Il Bologna pensa a Italiano e Sarri. Chi è più adatto?
«Vedo bene entrambi. Vincenzo mi piace molto: peccato solo per le finali perse, ma ha fatto un grande percorso. Sarri ha bisogno di un club che lo supporti. Le racconto un aneddoto...».
Prego.
«Quando andò alla Juve, gli dissi che sbagliava perché non era il club adatto a lui e avrebbe trovato tanti giocatori non adatti alla sua strategia di calcio. Purtroppo i fatti mi hanno dato ragione».
Infine una curiosità: c’è un giocatore della Serie A che le piacerebbe allenare?
«Marcus Thuram. Il francese mi ha colpito molto quest’anno per generosità, forza e voglia di migliorarsi. Ho allenato suo padre Lilliana Parma: un fenomeno come giocatore e una persona
intelligentissima».
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