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Senza Tonali e con Bennacer infortunato, il centrocampo è tutto da rifare.
—«Proprio così, e il centrocampo, di norma, è il settore più importante di una squadra perché deve tenere legati la difesa e l’attacco. Non sarà un compito semplice, quello dei dirigenti rossoneri, perché al mercato girano prezzi astronomici. Il Milan, se vuole avere successo senza spendere molto, ha una sola strada: idee chiare per il gioco».
Pioli, senza Maldini, avrà maggiori responsabilità.
—«E’ un ragazzo intelligente e sa a che cosa va incontro. Rischia, e lui lo sa. Gli americani non aspettano se non vedono i risultati. Però lui è un bravo allenatore e lo ha dimostrato soprattutto nella stagione dello scudetto. Mi auguro che sia sempre più stratega e sempre meno tattico. Qualche volta, in particolare nell’ultimo campionato, ha agito da tattico. Invece, se vuole arrivare lontano, deve avere una chiara idee di gioco e proporla ai giocatori fino a far sì che essi la accettino. Squadra corta, molto corta, distanze minime tra i reparti, pressing, possesso-palla, passaggi rasoterra. Questo sì che sarebbe uno stile europeo».
Come vede il mercato dell’Inter?
—«Ha fatto un ottimo acquisto con Frattesi, giocatore di grande avvenire che conosco bene. I nerazzurri devono evolversi sul piano del gioco, cosa che mi auguro avvenga soprattutto in chiave europea».
E del nuovo corso della Juve?
—«Difficile dare un giudizio adesso. La Juve deve ricostruirsi, ritrovando quello spirito di lotta che l’ha sempre contraddistinta nella storia».
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