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Parla Arrigo Sacchi. Così l’ex allenatore ha parlato anche dell'Inter a La Gazzetta dello Sport verso l’inizio della nuova stagione: “Lasciamo stare il risultato, che adesso conta poco. Io ho visto una squadra schierata con il 5-3-2 e quasi sempre così si regala un uomo, se non addirittura due, agli avversari. In questo modo è impossibile fare pressing e si costringono i centrocampisti al doppio lavoro”.
Note positive?
"L’Inter è una formazione molto muscolare, ha giocatori pesanti che fanno più fatica a entrare in forma. Anche in questo caso, per giudicare, si dovrebbero conoscere le tabelle di lavoro, e soltanto Simone Inzaghi e i suoi collaboratori sanno a che punto è la squadra. Queste partite internazionali, però, servono per capire quale direzione si deve prendere. Ricordo che con il Milan, dopo lo scudetto, affrontammo Manchester United, Real Madrid, Arsenal, Tottenham, Bayern Monaco e Psv Eindhoven. Sfide utili per vedere a che livello eravamo, dopo aver conquistato lo scudetto in Italia, e anche per far capire ai miei giocatori che potevamo giocarcela contro chiunque in Europa”.
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