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Sacchi: “Milan calcio moderno, Inter più forte ma calcio anni ‘60 di ripartenze”

Andrea Della Sala

L'ex tecnico, intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ha parlato del duello scudetto tra l'Inter e il Milan

L'ex tecnico Arrigo Sacchi, intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ha parlato del duello scudetto tra l'Inter e il Milan:

Il Milan non è la più forte, ma è quella più vicina a un calcio moderno, internazionale. Sta dimostrando un entusiasmo e uno spirito di squadra che pochi altri hanno. A questo si aggiunge la qualità di Pioli. La più forte è l'Inter, ma gioca un calcio anni '60, un calcio antico. A livello internazionale non ti aiuta. Un calcio ben fatto. La partita con la Roma è stata tattica finché l'Inter non è riuscita a confezionare quel capolavoro di ripartenza. Il calcio non è solo ripartenza, ma dominio, avere il possesso del gioco, sapere fare pressing e mettere in difficoltà l'avversario. In Europa si vince con calcio da dominatori, avere il dominio del gioco è alla base del successo.

Milan formato da giovani e gruppo di anziani. Ibra era un grande giocatore, ora è un grande uomo. Il Milan è un gruppo formato da sconosciuti e giocatori molto anziani, la società ha recuperato il bilancio. Maldini ha preso degli emeriti sconosciuti e sono diventati un'ottima squadra. Non dovranno perdere questo entusiasmo. Questa squadra ha una sua identità, un suo stile. Ci sono squadre che hanno speso molto di più e non riescono ad avere un gioco. Il gioco è un elemento astratto, difficile da percepire, ma ti permette di far crescere i giocatori. Chapeau per Pioli, ma anche per Inzaghi. Inzaghi deve fare un ulteriore salto per fare un calcio più attuale, l'aspirazione non è solo vincere a livello nazional popolare, ma farlo a livello internazionale.