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Sacchi, come vede questa ripresa del campionato?
«Molto complicata. Gli impegni internazionali influiranno sulla testa e sulle gambe dei giocatori. Prendiamo il Milan: gioca contro il Venezia, che è inferiore a livello tecnico, però i rossoneri sono attesi del confronto con il Liverpool il Champions League a San Siro. Come riusciranno a gestire il doppio impegno? Possono esserci sorprese».
In generale, che cosa si aspetta dal Milan?
«Che diventi una squadra. Fonseca deve avere un obiettivo chiaro: i giocatori devono sempre essere in posizione attiva. In questo modo si corrono meno rischi e si riesce a portare un pressing più organizzato. Inoltre, cosa tutt’altro che secondaria, si fa meno fatica».
La Juve va a Empoli: trasferta trappola?
«Trasferta non semplice. L’Empoli ha raccolto due pareggi ed è andato a vincere all’Olimpico contro la Roma. Queste formazioni, che non hanno un altissimo livello tecnico, cominciano già a pensare alla salvezza, lottano per guadagnarsi i punti. La Juve, certo, è superiore. I bianconeri sono partiti bene, hanno avuto una leggera flessione contro la Roma sul piano del gioco, però credo che abbiano imboccato la strada giusta. Thiago Motta ha le idee chiare, adesso dovrà far ruotare i giocatori della rosa per affrontare poi anche il Psv Eindhoven in Champions».
Più complicato il doppio impegno dell’Inter: prima a Monza e poi a Manchester contro il City.
«L’Inter è la squadra che ha la rosa più ampia e più completa. Credo che Inzaghi utilizzerà il turnover, perché contro il City non si scherza mica. I nerazzurri, secondo me, sono attrezzati per affrontare sia il campionato sia la Champions. Certo, se il Monza metterà il campo quelle doti di grinta e di determinazione che di solito appartengono alle “piccole”, allora l’Inter dovrà sudare parecchio. Non esistono risultati scritti prima».
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