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Arrigo Sacchi, intervenuto sulle colonne del Corriere della Sera, ha parlato così del percorso delle italiane in Europa, non menzionando però l'eliminazione dell'Inter:
«Qualcosa sta succedendo, vedo una nuova mentalità. In Europa se non giochi per vincere non vai da nessuna parte, è un’evidenza che io vado ripetendo da anni, ma che finalmente ora stanno cogliendo in molti. Prima erano le piccole a mostrare il calcio migliore: penso ad Atalanta, Sassuolo, Verona. Ora finalmente le grandi stanno riprendendo il loro ruolo di guida, di esempio. Penso al Milan dei giovani che è primo, alla Juventus di Pirlo che a Barcellona mi ha sorpreso facendo una partita gigantesca, all’Atalanta di Gasperini che è andata a prendersi la qualificazione in casa dell’Ajax vincendo nonostante le bastasse un pareggio, all’impresa della Lazio di Inzaghi in un girone complicato che ha aggredito fin dalla prima partita. È fondamentale che il messaggio, l’insegnamento arrivi dall’alto. È questa la vera grande notizia per il nostro movimento. Nulla è casuale: sei squadre qualificate su sette sono un segnale forte e chiaro, per tutti».
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