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Sacchi: “L’Inter gioca male ed è fortunata? Non si vince mai per caso”

Arrigo Sacchi, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, dice la sua sul momento dell’Inter: “L’Inter di Mancini vince cinque partite consecutive e si apre un dibattito raro per il nostro Paese: di solito si è sempre apprezzata la...

Riccardo Fusato

Arrigo Sacchi, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, dice la sua sul momento dell'Inter: "L’Inter di Mancini vince cinque partite consecutive e si apre un dibattito raro per il nostro Paese: di solito si è sempre apprezzata la vittoria a prescindere dal merito e dalla bellezza. Questo significa che sta migliorando la nostra cultura sportiva o è invidia per questa straordinaria serie di vittorie? Il tempo, come sempre, ce lo dirà. Oggi si parla e si scrive di poco spettacolo, di squadre utilitaristiche e ciniche, ma non si è sempre detto che conta solo la vittoria? E allora che cosa chiedete ai nerazzurri? Roberto si difende dicendo che non vede squadre che nel campionato stiano divertendo ed emozionando, aggiunge che ha cambiato molti giocatori ed occorre tempo per migliorare sincronismi ed acquisire tempistiche di gioco: il bel gioco verrà. Sono d’accordo con Roberto per quanto riguarda la mancanza di tempo, ma mi sembra sia stato troppo severo nell’affermare che in campionato nessuna squadra ha un bel gioco. È vero che «non ci sono Barcellona» però ci sono squadre anche piccole che giocano un calcio armonioso e con buona conoscenza collettiva, vedi Sassuolo, Torino ed Empoli. Mancini, forte dell’esperienza internazionale acquisita, è ritornato in Italia dimostrando sicurezza, idee chiare ed ottimismo. La passata stagione gli è servita per conoscere i neroazzurri e nell’estate il club lo ha accontentato compiendo una vera e propria rivoluzione. Il precampionato è stato negativo ed il pessimismo di critica e tifosi era generale, Roberto non si è scomposto mostrando serenità e fiducia nel proprio lavoro e nella squadra. L’Inter veniva indicata come la quarta o quinta forza del campionato mentre oggi è in vetta e tutti la temono. Oggi sicuramente nello spartito la squadra c’è, a conferma anche delle capacità e personalità eccezionali del tecnico. Questi ha scelto non solo giocatori validi tecnicamente ma anche affidabili dal punto di vista del carattere. Fin qui il lavoro è stato di alto livello, le vittorie non arrivano mai per caso, anche se oggi sono basate più su esperienza, forza fisica e qualità tecniche individuali e del tecnico. Mancini sembra avere risolto il problema della difesa composta ora da giocatori attenti e molto forti fisicamente, però anche qui si difende più individualmente che di reparto. Questo è un male comune ed è un retaggio della vecchia marcatura a uomo, il riferimento principale non può essere l’avversario deve essere il pallone poi il compagno e solo dopo l’avversario. Fra i tanti meriti del tecnico c’è la collocazione di Guarin e la capacità di scegliere durante la partita. Se Roberto riuscirà a migliorare l’organizzazione di squadra e dare un gioco sempre più armonioso credo che per le altre sarà assai difficile, viste anche le false partenze delle grandi favorite Juventus e Roma ".