LEGGI ANCHE
Fisicamente come si argina l’Inter?
"I nerazzurri sono una Ferrari, dal punto di vista atletico. La Lazio, invece, è una Cinquecento. Quindi non si deve mettere la sfida sul piano fisico: bisogna palleggiare, muoversi, scambiarsi di ruolo, sovrapporsi, attaccare gli spazi con i tempi giusti. La Lazio si dispone col classico 4-3-3: serve rapidità nell’impostazione e nelle verticalizzazioni. Certo, quando poi si perde il pallone si dovrebbe fare un passo in avanti per andarlo a recuperare, ma i ragazzi di Sarri non sono abituati a questo esercizio".
Luis Alberto può essere determinante?
"Da mezzala sinistra, è un elemento che ha le qualità tecniche per indirizzare la partita. Può fare gol lui stesso, può mandare in gol un compagno. Se poi si sacrificasse in fase di pressing, sarebbe il massimo. Ma io punto anche su Felipe Anderson: ha tecnica da vendere. Il mio amico Sarri è bravissimo perché sa tirare fuori il meglio da giocatori che hanno dei limiti".
Come si fa a bloccare la coppia Lautaro-Thuram?
"Non lasciando mai i difensori nell’uno-contro-uno. Bisogna raddoppiare, scalare la marcatura, restare compatti in modo che quei due non partano mai in velocità. L’Inter punta tantissimo sul contropiede: bisogna anticiparne le intenzioni. In fase difensiva la Lazio non è sempre perfetta, ma con la giusta protezione dei centrocampisti anche la coppia centrale può cavarsela. Chiaro che la Lazio dovrà fare una prestazione perfetta e sperare che l’Inter insista su una sola soluzione offensiva, il contropiede".
Ai difensori chiederebbe di restare alti per non concedere la profondità?
"I difensori della Lazio non sono velocissimi, bisogna stare attenti. La priorità è non concedere spazio agli attaccanti dell’Inter, ma senza esagerare. Ripeto: l’Inter è superiore tecnicamente e fisicamente. La Lazio può essere superiore in un solo fondamentale: il gioco collettivo. Dunque è in quella direzione che si deve battere il chiodo".
E sul piano psicologico, come preparare una partita simile?
"Stimolando i giocatori e alzando il livello delle loro motivazioni. Bisogna far capire loro che l’impresa, se vogliono, è possibile. Serve un grandissimo spirito di sacrificio, però. E bisogna che tutti diano l’anima e che siano disposti ad aiutarsi. Se l’Inter può vincere attraverso la giocata individuale, la Lazio può farlo soltanto dimostrando di essere un collettivo".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA