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Il lavoro di Simone Inzaghi, ma non solo. Così Arrigo Sacchi ha commentato l’eliminazione dell’Inter dalla Champions League contro il Liverpool a La Gazzetta dello Sport: «Il Liverpool è una delle migliori squadre del mondo e l’Inter, soprattutto nella sfida di Anfield, non ha sfigurato. Peccato per l’espulsione di Sanchez…».
Già, con Sanchez l’impresa sarebbe stata possibile?
«Altroché! Dopo un primo tempo in cui i Reds hanno controllato e l’Inter forse aveva un po’ di paura, nella ripresa i nerazzurri sono usciti con coraggio e hanno trovato il gol. In quel momento anche il Liverpool aveva brutti presagi, ma l’espulsione è stata determinante».
Che cos’è mancato all’Inter?
«Intanto, cominciamo col dire che ha fatto notevoli progressi rispetto alla passata stagione e adesso è vicina a essere una squadra di alto livello europeo. Serve ancora più coraggio. Bisogna essere padroni del gioco e per farlo non si può avere un sovrannumero di giocatori in difesa. Si deve giocare a sistema puro: se gli altri schierano due attaccanti, tu li affronti con due difensori, senza bisogno del classico libero all’italiana. Altrimenti si perde un uomo a centrocampo e si va in difficoltà. Il pressing aiuta a sostenere l’uno-contro-uno anche in fase difensiva: lo si deve fare di più».
Critiche da muovere?
«Nessuna, se non che forse c’è un po’ di rammarico perché, questa è la mia impressione, si è andati a Liverpool senza la necessaria fiducia. Le partite sono tutte da giocare e il calcio può regalare sorprese in ogni momento: mai partire battuti, si perde soltanto quando l’arbitro fischia la fine».
Chi le è piaciuto di più?
«Lautaro ha fatto un gol straordinario. Brozovic è sempre propositivo. E Perisic va come un treno. Anche Skriniar è stato bravo, soprattutto in fase difensiva: certo, con i piedi non è un poeta, ma non si può avere tutto nella vita...».
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