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Sacchi: “Inter, notevoli progressi con Inzaghi: serviva più fiducia a Liverpool”

Alessandro Cosattini

Il lavoro di Simone Inzaghi, ma non solo. Così Arrigo Sacchi ha commentato l’eliminazione dell’Inter dalla Champions League

Il lavoro di Simone Inzaghi, ma non solo. Così Arrigo Sacchi ha commentato l’eliminazione dell’Inter dalla Champions League contro il Liverpool a La Gazzetta dello Sport: «Il Liverpool è una delle migliori squadre del mondo e l’Inter, soprattutto nella sfida di Anfield, non ha sfigurato. Peccato per l’espulsione di Sanchez…».

Già, con Sanchez l’impresa sarebbe stata possibile?

«Altroché! Dopo un primo tempo in cui i Reds hanno controllato e l’Inter forse aveva un po’ di paura, nella ripresa i nerazzurri sono usciti con coraggio e hanno trovato il gol. In quel momento anche il Liverpool aveva brutti presagi, ma l’espulsione è stata determinante».

Che cos’è mancato all’Inter?

«Intanto, cominciamo col dire che ha fatto notevoli progressi rispetto alla passata stagione e adesso è vicina a essere una squadra di alto livello europeo. Serve ancora più coraggio. Bisogna essere padroni del gioco e per farlo non si può avere un sovrannumero di giocatori in difesa. Si deve giocare a sistema puro: se gli altri schierano due attaccanti, tu li affronti con due difensori, senza bisogno del classico libero all’italiana. Altrimenti si perde un uomo a centrocampo e si va in difficoltà. Il pressing aiuta a sostenere l’uno-contro-uno anche in fase difensiva: lo si deve fare di più».

Critiche da muovere?

«Nessuna, se non che forse c’è un po’ di rammarico perché, questa è la mia impressione, si è andati a Liverpool senza la necessaria fiducia. Le partite sono tutte da giocare e il calcio può regalare sorprese in ogni momento: mai partire battuti, si perde soltanto quando l’arbitro fischia la fine».

Chi le è piaciuto di più?

«Lautaro ha fatto un gol straordinario. Brozovic è sempre propositivo. E Perisic va come un treno. Anche Skriniar è stato bravo, soprattutto in fase difensiva: certo, con i piedi non è un poeta, ma non si può avere tutto nella vita...».