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E quindi che idea si è fatto?
«Resto in attesa dei primi movimenti ufficiali, ben sapendo che ormai siamo in ritardo. Se vuoi fare dei colpi devi avere delle conoscenze, devi sapere dove andare a comprare e devi farlo in primavera. Qui siamo con due o tre mesi di ritardo. E’ logico che adesso i prezzi sono lievitati».
Bisogna sapere quali sono le richieste di Fonseca.
«Questo è fondamentale. La squadra la deve fare l’allenatore, su questo non ho nessun dubbio. I dirigenti sono bravissimi con le questioni di finanza e di marketing, però i calciatori li deve scegliere il tecnico perché sarà lui ad allenarli e schierarli in campo. Non so quali siano le richieste di Fonseca, né le sue idee. Io avevo un mio metodo e l’ho sempre utilizzato, da quando allenavo dei Dilettanti fino a quando sono arrivato al Milan».
Qual era il metodo?
«Molto semplice. Prendevo un foglietto e per ogni ruolo che consideravo scoperto scrivevo cinque nomi. Poi consegnavo il foglietto al dirigente che doveva operare sul mercato. Devo dire che sono stato fortunato perché spesso i dirigenti mi hanno portato le prime scelte. Si vede che al giorno d’oggi non viene più utilizzato, a me sembrava così efficace...».
C’è da capire anche il budget a disposizione.
«Quella è la prima cosa. Non è che io, quando allenavo il Baracca Lugo, chiedevo Roberto Bettega. Sapevo quanto la società poteva spendere e stendevo la mia lista sulla base di questo. La stessa cosa dovrebbe farla Fonseca, ammesso che non l’abbia già fatto. Perlomeno mi auguro che l’abbia fatto e che stia lavorando in sintonia con i dirigenti. Altrimenti si parte con il piede sbagliato e si va incontro a un periodo difficile».
Lei che giocatori sceglierebbe?
«Non andrei a cercare giocatori al top della fama. Proverei con elementi giovani, che abbiano voglia di stupire e di sacrificarsi. C’è da costruire una squadra, un collettivo. Bisogna seguire le indicazioni dell’allenatore sulla base delle sue idee di gioco»
I tifosi sono in subbuglio. Comprensibile?
«Loro vogliono vedere una squadra che gioca bene e che diverte. Soprattutto quelli del Milan che, negli anni, sono stati abituati piuttosto bene. Non mi piacciono però le invasioni di campo, i tifosi facciano i tifosi e non pretendano anche di acquistare i giocatori. Se le cose non sono di loro gradimento, hanno la possibilità di contestare, sempre in modo civile ed educato».
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