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Sacchi: “Juve, ottimo investimento su Motta. È uno stratega, i bianconeri torneranno in alto”
Dell'esordio della Juve di Thiago Motta ha parlato, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, l'ex tecnico Arrigo Sacchi
Ero molto curioso di vedere all’opera la nuova Juve di Thiago Motta, anche se sapevo di non potermi aspettare la luna, dopo poche settimane di lavoro. Devo dire che i bianconeri mi sono piaciuti: mi pare che abbiano imboccato con serietà e impegno la strada che l’allenatore ha tracciato. Certo, bisogna ammettere che il Como è parso nettamente inferiore sul piano tecnico e fisico. Logico quindi che dopo questa vittoria la Juve non si debba esaltare, ci mancherebbe altro: non è questo il tempo delle sentenze, siamo soltanto all’inizio della stagione e per i bianconeri si tratta addirittura dell’avvio di un ciclo.
Resto convinto che la società bianconera abbia fatto un ottimo investimento prendendo Thiago Motta. Ho molta fiducia in lui, perché l’ho visto lavorare a Bologna e, soprattutto, ho ammirato il gioco che ha dato ai rossoblù portandoli addirittura alla qualificazione in Champions League. Motta è uno stratega, uno che studia calcio dalla mattina alla sera, uno che vive per questo sport e, di conseguenza, sono sicuro che la squadra trarrà beneficio da questa totale dedizione. L’importante è che l’ambiente, intendo i dirigenti e anche i tifosi, dia tempo all’allenatore di lavorare: i miglioramenti si vedranno partita dopo partita, saranno figli degli esperimenti fatti durante la settimana e delle intuizioni del tecnico. Se i giocatori seguiranno le indicazioni di Thiago Motta, e se si dimostreranno persone affidabili, allora non ci saranno problemi: la Juve tornerà in alto.
Ci sono ancora parecchi gradini da scalare, i margini di miglioramento sono notevoli. Che cosa deve fare la Juve per arrivare ad altissimo livello? Innanzitutto è necessario che aumenti l’aggressività, dunque il pressing. Deve recuperare il pallone prima possibile, perché in questo modo può trovare scoperta la difesa avversaria. Inoltre i reparti devono sempre essere stretti e corti, così da non lasciare spazi alle altre squadre. E, infine, Motta dovrà lavorare con attenzione sulle marcature e sugli smarcamenti. Sono momenti fondamentali del gioco del calcio: se marco bene, annullo l’avversario e riparto. Se mi smarco secondo i giusti tempi, e reclamo il pallone quando sono già in movimento (e non da fermo, come spesso si vede), metto in condizione la mia squadra di sviluppare l’azione nel miglior modo possibile. Thiago Motta conosce bene questa lezione e sono certo che la farà applicare ai suoi ragazzi.
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