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"E, in più, molti giocatori infortunati. Su tutti, perdemmo Franco Baresi. Insomma fu un Mondiale in salita e arrivare a un passo dalla gloria dev’essere un motivo d’orgoglio per noi italiani. Invece molti connazionali erano contenti della nostra sconfitta ai calci di rigore, per non parlare dei giornalisti che avevano già preparato il “De Profundiis” contro la Nigeria. In quell’occasione i miei ragazzi compirono un autentico miracolo. Sotto di un gol, Zola espulso ingiustamente, Roberto Baggio che ha male al ginocchio e chiede di essere sostituito ma io ho già fatto i due cambi, Mussi che ha i crampi. Dico: «Uno a destra e uno a sinistra». E che cosa succede? Che Mussi crossa, Baggio segna e andiamo ai supplementari e poi vinciamo grazie a un rigore calciato da Roberto".
"Alla fine della partita andai dall’arbitro e gli strinsi la mano talmente forte che gliela piegai. Sapevo che lo avevano mandato lì per farci fuori. Ma la mia Italia aveva carattere ed era riuscita a rimanere in piedi. Poi superiamo la Spagna, sconfiggiamo la Bulgaria in semifinale e arriviamo di fronte al Brasile per la sfida decisiva. Però io percepivo che in Italia non tutto il Paese era schierato dalla nostra parte. Molti temevano che Berlusconi, appena diventato presidente del Consiglio, sfruttasse politicamente il nostro successo. I suoi avversari in Parlamento erano anche i nostri avversari, inutile negarlo. Questa era l’aria che si respirava e ne ho avuto conferma quando siamo rientrati in Italia. Quel risultato, un secondo posto, non è stato apprezzato come noi ci saremmo aspettati. Ciò mi dispiace. E, visti i recenti risultati della Nazionale azzurra, dico con forza che il nostro secondo posto al Mondiale del 1994 dovrebbe renderci ancora più orgogliosi di quella squadra. Abbiamo perso ai calci di rigore, siamo stati in partita fino alla fine nonostante non avessimo energie, di che cosa potevano rimproverarci? La differenza tra la mia Italia del 1994 e l’Italia di Lippi del 2006 che ha vinto il titolo è in un rigore: Roberto Baggio lo sbaglia, Fabio Grosso lo segna".
(Gazzetta dello Sport)
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