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"Per fare tutto ciò sono fondamentali alcune cose. La prima: il pubblico deve comprendere il momento storico ed economico, non deve chiedere l’impossibile, deve anch’esso ragionare in termini di equilibrio finanziario. I bilanci in ordine sono il primo requisito per avere una società sana e produttiva, discorso che vale non soltanto nel calcio ma in tutti gli ambiti. La seconda cosa, altrettanto importante, è che la Federcalcio dia una spinta in questa direzione, promuovendo corsi di aggiornamento per gli allenatori, seguendone il percorso, i miglioramenti".
"Il grande errore dell’Italia, dopo i fantastici anni Novanta, è stato abbandonare completamente lo sviluppo dei settori giovanili. Tre quarti della difesa del mio Milan venivano dal settore giovanile rossonero: Baresi, Galli e poi Costacurta, Maldini. Troppo spesso si insegue il grande nome. Perché? Agli allenatori ripeto: badate al gioco, date forti motivazioni ai vostri ragazzi, create lo spirito di squadra, tutto ciò non costa ed è alla base di ogni impresa. Avanti con i giovani che portano freschezza ed emozioni. Mancano di esperienza, ma hanno l’ambizione di diventare grandi, tutta benzina preziosa".
(Gazzetta dello Sport)
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