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Sacchi: “Scudetto? Inter favorita per la rosa che ha. Il Milan gioca meglio ma…”

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Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha parlato così della corsa Scudetto con l'Inter che, per lui, resta favorita

Matteo Pifferi

Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha parlato così della corsa Scudetto con l'Inter che, per lui, resta favorita:

"La Salernitana che manda all’aria i progetti di fuga del Milan, il Sassuolo che spedisce addirittura al tappeto l’Inter a San Siro, il Cagliari che frena la corsa del Napoli. Questo sì che è un campionato rivoluzionario, finalmente il calcio in Italia si sta evolvendo. Dalla metà degli anni Cinquanta per la prima volta la strategia trionfa sulla tattica, il che significa che le squadre non aspettano più le mosse degli avversari per colpire in contropiede, ma hanno un progetto, vanno a giocarsi le partite a viso aperto anche in campi dove, in precedenza, si chiudevano nella loro area e speravano che il tempo passasse in fretta. Questo è un notevole passo in avanti. Le piccole, che non possono permettersi grandi spese, hanno investito sul gioco, è il miglior antidoto per fermare l’avversario e il più efficace propellente per dare fiducia ai giocatori. Le nostre grandi faticano ad abituarsi a questo cambiamento: prima, se proprio andava male, finiva 0-0; adesso, invece, anche le piccole ti vengono addosso, ti pressano, ti mettono in difficoltà. Siamo sulla strada di un calcio più europeo e più in linea con lo spirito dei padri fondatori, che lo avevano pensato come sport collettivo e offensivo. Noi italiani, al contrario, lo abbiamo sempre interpretato come sport individuale e difensivo: c’è una bella differenza".

Scudetto

"La lotta per lo scudetto, molto avvincente, coinvolge tre squadre in particolare: Milan, Inter e Napoli. Il Milan ha dimostrato una volta di più che se non gioca «da squadra» può perdere contro chiunque, anche contro la Salernitana ultima in classifica. La squadra di Pioli non è la più forte, ma gioca il calcio più bello. Però se non lavora come un gruppo unito, coeso, dove tutti collaborano e si sacrificano, allora non va da nessuna parte. A Salerno i rossoneri, in vantaggio, hanno poi spento il motore. Mi si chiede spesso: il Milan può vincere lo scudetto? Sì, a patto che abbia lo spirito di squadra e che ritrovi l’etica del lavoro e del sacrificio. Soltanto attraverso il gioco il Milan può nascondere i limiti tecnici e di esperienza che ha rispetto agli avversari diretti. Diverso il discorso che riguarda l’Inter. La squadra di Simone Inzaghi ha una scusa da mettere davanti a tutto: la Champions League. Le sfide europee sottraggono energie: si entra in una centrifuga e se ne esce sconvolti. Se poi, dopo aver dato tutto come i nerazzurri contro il Liverpool, si perde, allora la situazione si complica. Tocca a Inzaghi, che finora ha fatto un ottimo lavoro, indicare la strada per uscire da questo periodo. Però non bisogna dimenticarsi di fare i complimenti al Sassuolo, che ha vinto due volte a San Siro e una volta a Torino contro la Juve. Non può essere un caso, ciò testimonia il nuovo corso intrapreso dal calcio italiano. Osservando la rosa dell’Inter, tuttavia, e considerando l’esperienza dei giocatori, ritengo che si tratti della squadra più attrezzata per conquistare lo scudetto. Ci sarà da gestire con saggezza e intelligenza questo periodo, ricordando il buono fatto nella passata stagione e nella prima parte di quella in corso".

 

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