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Sacchi: “Sono sincero, Inter un po’ più avanti. Ma il Milan può bruciare le tappe”

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L'ex ct, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato del mercato che sta facendo il Milan e del divario con l'Inter
Andrea Della Sala Redattore 

L'ex ct Arrigo Sacchi, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato del mercato che sta facendo il Milan e del divario con l'Inter:

Il Milan sta cercando di chiudere per il centrocampista Fofana, dopo essersi assicurato Morata, e continua a inseguire Pavlovic. Operazioni condivisibili a patto che siano state concordate con l’allenatore. I rossoneri avevano certamente bisogno di alcuni elementi per completare i reparti, però vale sempre la regola secondo la quale, se pensi di vincere comprando soltanto dei giocatori, sei su una cattiva strada. Le squadre non si fanno mettendo insieme le figurine, ma dando un’identità, uno stile, un gioco a tutto il gruppo. Questo è ciò che mi aspetto da Fonseca. L’Atalanta, quest’anno, ha conquistato l’Europa League senza spendere cifre stratosferiche: è la dimostrazione che il lavoro e le idee, alla lunga, pagano sempre.


Credo che ingaggiare Morata, ovviamente se si tratta di un desiderio di Fonseca (ma penso che su questo non ci possano essere dubbi...), sia stata un’ottima mossa. Lo spagnolo è un centravanti vivace, che si muove parecchio su tutto il fronte, che conosce il calcio italiano e, soprattutto, che sa che cosa bisogna fare per vincere. Può essere importante in campo e nello spogliatoio, data la sua esperienza a livello internazionale: non dobbiamo dimenticare che è il capitano della Spagna che ha appena conquistato il titolo europeo.

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Mi sembra che il Milan stia lavorando senza fretta per assicurarsi i giocatori che ha messo sott’osservazione. L’ho già detto in altre occasioni: non intendo giudicare Fonseca basandomi soltanto sulle sue ultime stagioni. Mi auguro che sia all’altezza del ruolo che gli hanno affidato. Un compito di grande responsabilità, perché allenare il Milan è un incarico difficile, che dà notevole prestigio e allo stesso tempo richiede il massimo impegno. Il consiglio che posso dare ai dirigenti è quello di seguire le indicazioni del tecnico sul mercato. I rossoneri devono mettersi in casa elementi affidabili e funzionali al gioco che intende sviluppare Fonseca. Ribadisco i due aggettivi, così non ci sono equivoci: affidabili e funzionali. Se manca una di queste qualità, allora non va bene.

Ci si chiede, e i tifosi hanno ragione a porsi l’interrogativo, se il Milan sia già pronto per tentare la scalata verso lo scudetto. Sono sincero: credo che l’Inter sia un po’ più avanti, perché ha appena vinto il titolo e perché lavora con lo stesso allenatore e con lo stesso gruppo da tre anni. Però sono convinto che, se i rossoneri faranno le cose giuste, allora avranno la possibilità di bruciare le tappe e di compiere qualcosa di straordinario. Noi abbiamo fatto così: il mio Milan, che nel campionato precedente era arrivato quinto in classifica, conquistò il titolo al primo tentativo. E poi la Coppa dei Campioni, la Coppa Intercontinentale e via dicendo... I progetti devono sempre essere ambiziosi.

 

 

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