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"Io ho molta fiducia in lui, perché crede in un calcio moderno, europeo, all’avanguardia, nel quale l’obiettivo dev’essere sempre il dominio del campo. Purtroppo in Italia non tutti la pensano allo stesso modo e questo può rappresentare un problema per Spalletti: poche squadre praticano un calcio strategico. Non lo pratica l’Inter, anche se ne avrebbe le qualità; non lo pratica la Juve. Adesso vediamo se Mazzarri tenterà di percorrere questa strada con il Napoli. Sarebbe importante anche in funzione della Nazionale. A differenza della Spagna o del Portogallo, noi non abbiamo uno stile di gioco che unisce tutti i calciatori e questa è la mia preoccupazione maggiore. C’è il rischio che, in determinate situazioni, i giocatori interpretino in maniera diversa le situazioni che si sviluppano in campo. Spalletti, che ha già fatto vedere di saper dare regole precise in termini comportamentali, di sicuro sfrutterà il periodo di preparazione a ridosso della manifestazione per oliare i meccanismi e per scegliere gli elementi più adatti alla sua idea di calcio. Venendo al sorteggio, va detto che noi siamo in quarta fascia e, quindi, la nostra situazione non avrebbe potuto essere peggiore. Però siamo i campioni d’Europa in carica, però siamo l’Italia, però abbiamo esperienza e tradizione, e allora andiamo a giocarcela".
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