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Dopo la fine del campionato, Inter e Milan dovranno esprimersi in maniera definitiva sulla questione stadio. Il sindaco Sala ha parlato ieri nuovamente della situazione e aspetta novità dai due club. Queste le sue parole riportate da Tuttosport
«Non metto pressione ma il tema non può restare troppo a lungo sul tavolo. Sono disorientati. Inter e Milan hanno due proprietà importanti che però devono molto al pubblico. Lasciamo che finisca la stagione. Inter e Milan ora pensano alla qualificazione Champions». La questione è sempre la stessa: il Comune attende ancora un progetto chiaro sul nuovo stadio voluto da Inter e Milan in alternativa a San Siro. L’incontro tra club e Sala non è ancora stato fissato. Nessun appuntamento ad aprile, sta finendo anche maggio. L’ipotesi è che il summit possa andare in scena a fine campionato tra la fine di questo mese e l’inizio di giugno. Ma bisogna fare in fretta: la risposta deve arrivare nelle prossime settimane. A Palazzo Marino questo continuo tergiversare da parte di Inter e Milan non fa certo piacere. «Non ho ancora visto nessun progetto», precisa Sala.
"La sua opzione preferita sarebbe ristrutturare San Siro, ma il sindaco comprende i ragionamenti sull'eccessiva onerosità di ammodernare l’attuale impianto e la difficoltà di dover traslocare in campo neutro durante i lavori. Ma il tempo continua a dilatarsi. Incertezza resa ancora più insopportabile dalle ripetute voci nate in seguito all'oscillazione anomala del terzo anello di San Siro. Lasciate circolare senza che nessuno abbia fatto davvero chiarezza mentre proseguono le bizzarre "dislocazioni" dei tifosi al terzo anello. Il Dipartimento di meccanica del Politecnico di Milano, al quale è affidato il monitoraggio di San Siro con una rete di sensori, non ha fornito particolari più dettagliati sull'oscillazione di Inter-Atalanta: quanto è durato, era la prima volta durante una partita di calcio al terzo anello visto che finora era successo ai concerti al secondo, come mai si è verificata con poche centinaia di tifosi bergamaschi e non con 13.000 sostenitori dell’Eintracht? Di fronte a questi interrogativi l’ateneo di Piazza Leonardo invoca l'esistenza di un accordo di riservatezza col Comune. «La situazione è immutata», spiega il sindaco per ribadire che non esistono problemi di sicurezza di fronte a questo strano allarme. La questione tornerà d’attualità con i concerti estivi", si legge su Tuttosport.
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