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Dall’assemblea dell’Assocalciatori è emersa una forte contrarietà al salary cap deciso dalla Lega di Serie B, che entrerà invigore dalla prossima stagione. Il presiente Damiano Tommasi ha spiegato: «Tutti vogliamo la sostenibilità del sistema, tutti vogliamo che non si verifichino casi di fallimento come è accaduto nel passato. Ma le norme che si vogliono introdurre cisembrano la strada sbagliata, perché destinate a portare effetti contrari rispetto a quelli che si vogliono ottenere, a cominciare da una diminuzione della competitività del campionato e dalla penalizzazione delle squadre più virtuose. Perché inserire un tetto salariale soltanto per i calciatori e non per allenatori e staff? C’è chi ha a libro paga 16 persone fra tecnici e collaboratori. Da parte nostra, c’è la piena disponibilità ad un dialogo con la Lega B per arrivare ad una soluzione condivisa, perché in questo modo c’è il rischio che i calciatori scelgano categorie inferiori o che vadano all’estero piuttosto che la B. La nostra controproposta è semplice: il tetto salariale riguarda il monte stipendi e non il singolo contratto».
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