Le dichiarazioni del presidente della Salernitana contro l'operato degli arbitri di Serie A e del designatore Rocchi
Non si placa l'ira del presidente della Salernitana Danilo Iervolino. Dopo lo sfogo a Repubblica, il numero uno del club campano ha tuonato ancora contro gli arbitri e il designatore Rocchi ai microfoni di Calciomercato.com.
Presidente, ha sbollito la rabbia dopo Napoli?
"La rabbia passa, detto ciò resto della mia idea. Il calcio italiano va riformato e all'interno di questa riforma rientra la classe arbitrale. Servono arbitri più responsabili, non devono più avere lo scettro della punibilità senza pagarne le spese. Gli arbitri italiani sono vanitosi e ormai sono diventati dei personaggi, mentre dovrebbero essere invisibili. Hanno un atteggiamento di distacco e superiorità morale nei confronti dei giocatori e degli allenatori. Marinelli ieri non ha rivolto la parola a Inzaghi. Gli arbitri ormai sono diventati anche un gruppo di maleducati ed inadeguati a svolgere il proprio dovere al meglio. Serve una riforma, anche perché certe situazioni non sono più accettabili. Bisogna ricorrere alla tecnologia".
Non ha più fiducia nei loro confronti.
"È un gruppo di gente scarsa e inadeguata, una corporazione con grandi anticorpi. Se alzi la voce ti puniscono prendendo poi contro di te decisioni discrezionali. E' una minaccia insita che non dobbiamo più accettare”.
Sta pensando davvero di intentare una causa contro l'AIA e contro gli stessi arbitri?
"Valutiamo la causa. Se il medico sbaglia deve rispondere, idem l'architetto. La casta degli arbitri deve rispondere come tutti quelli che lavorano. Gli arbitri non possono essere impuniti per tutti i loro errori, questo è inaccettabile”.