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Salvini: “Basta sparare sul calcio. Se nei prossimi 10 giorni la curva decresce è giusto giocare”

Andrea Della Sala

Il senatore e segretario della Lega Nord ha parlato in diretta Instagram col giornalista Pardo della ripresa del campionato di Serie A

"Matteo Salvini è intervenuto su Instagram a “FASE PIER”, la diretta Instagram con Pierluigi Pardo dedicata alla Fase 2 anche nel calcio: “La ripartenza del calcio sarebbe una buona notizia per tutto lo sport italiano, dall’atletica allo sci di fondo. Non possiamo chiudere il calcio per ideologia, non ci deve essere nessun pregiudizio ideologico. Evitiamo di fare la caccia alle “streghe del pallone”: se domani chiudessimo il calcio per ideologia ci sarebbe un danno di un miliardo di euro e lo Stato dovrebbe poi garantire quei quattrini: non spariamo sul calcio per comodità. Calcio non è solo Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic, ma sono le centinaia di migliaia di posti di lavori a mille, duemila euro, dagli steward fino ai preparatori atletici. Non si riaccendono le luci degli stadi solo per fare Tiki Taka o per far sì che io mi arrabbi per l’ennesimo pareggio del Milan. Se nei prossimi dieci giorni la curva di questo fottutissimo virus dovesse continuare a decrescere per me si può ricominciare a giocare, ovviamente tenendo le distanze di sicurezza e con gli stadi vuoti.

""Visto che ci sono zone meno colpite e meno contagiate, ripartiamo prima dove il contagio è zero: se si giocassero delle partite a Terni o Reggio Calabria nessuno si scandalizzerebbe. Chi avrà la parola definitiva? Beh, difficile a dirsi. Ho scoperto dalla televisione della proposta per la scuola di tre giorni a casa e tre giorni in classe, quindi mi sa che per il calcio lo scopriremo dalla Gazzetta dello Sport o da Sportmediaset. In questi giorni, tra i mille impegni di lavoro, mi sono rivisto tre volte Milan-Steaua Bucarest 4-0 (finale di Coppa dei Campioni del 1989, ndr), Milan-Liverpool 2-1 (finale di Champions League 2007, ndr) e un po’ di vecchi derby vinti. Il mio pantheon rossonero? Franco Baresi, Marco Van Basten e un milanista ‘operaio’ tipo Evani o Angelo ColomboMatteo Renzi? Aspetto di batterlo in un Milan-Fiorentina e sui campi che riguardano il futuro del paese”.