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San Siro – TS: “Inter e Milan, imparate dagli spagnoli. Loro non demoliscono…”

A Madrid e Barcellona non si sognano di demolire le loro cattedrali

Francesca Ceciarini

Stefano Pasquino spiega su Tuttosport come Inter e Milan dovrebbero prendere ad esempio Barcellona e Real Madrid, giganti spagnoli che non si sono sognati di demolire le loro cattedrali storiche nel rinnovo dei loro stadi: i leggendari Camp Nou e Santiago Bernabéu.

"Inter e Milan, anziché volare a Madrid per provare a ottenere in prestito gli scarti del Real, dovrebbero andarci per capire come la Casa Blanca stia ristrutturando un’icona cittadina, lo stadio Santiago Bernabéu, per adeguare la struttura a ciò che richiede un club proiettato nel cuore del ventunesimo secolo. E già che ci sono, Paolo Scaroni e Alessandro Antonello, potrebbero anche prendere un Ave (Alta Velocidad Española, il Frecciarossa iberico) diretto a Barcellona per constatare come gli storici rivali del Madrid abbiano intrapreso la stessa strada per il Camp Nou. Anche in questo caso trattasi di stadio iconico, tempio del calcio e pure del rock, come è il Giuseppe Meazza," scrive Pasquino nel suo editoriale.

Il giornalista di Tuttosport evidenzia poi come nel nuovo stadio le due società milanesi baderebbero di più al business che a soddisfare i propri tifosi:

"Pure a Barcellona non si sono lontanamente sognati di demolire quello che negli anni è diventato uno dei monumenti più visitati dai turisti che invadono la capitale catalana. Stadi, il Bernabéu e il Camp Nou, a cinque stelle Uefa come San Siro che invece le due società milanesi hanno deciso di demolire in sfregio della città per costruire un impianto dove per i tifosi ci saranno solo 51.000 posti a disposizione, considerato che dei sessantamila totali ben dodicimila saranno riservati ai clienti corporate che si gusteranno le partite tra uno stuzzichino e un bicchiere di prosecco".

Pasquino evidenzia anche come San Siro sia diventato pure un'attrazione turistica in quanto monumento del calcio e del rock:

"Real Madrid e Barcellona hanno ben presente quello che sembra sfuggire a Elliott e Suning: se Milan e Inter sono club conosciuti in ogni angolo del pianeta è anche perché giocano in un teatro unico per fascino, che trasuda storia grazie a partite indimenticabili, finali di Champions e pure concerti memorabili. Non a caso, sono sempre più i turisti che abbinano una visita alla città con un pomeriggio (o una serata) alla Scala del calcio che, per gli amanti dello sport, non ha nulla da invidiare all’originale".

Il giornalista di Tuttosport poi si auspica che Inter e Milan ci ripensino e valutino l'ipotesi del rinnovamento di San Siro:

"Fare un passo indietro sulle decisioni prese è possibile: la famiglia Moratti ha rilanciato il progetto dell’archistar Stefano Boeri (quello del Bosco Verticale) e la “tregua olimpica” può essere occasione per pensare a una soluzione “spagnola” per San Siro. Monumento che rischia nel 2026 di vivere il punto più alto della sua storia (ospitare la Cerimonia d’apertura delle Olimpiadi) prima della abbattimento. Non il modo migliore per festeggiare i cent’anni di uno stadio che ha fatto battere i cuori a milioni di tifosi". 

( Tuttosport)

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