ultimora

San Siro, una testimonianza alla GdS: “Cadevano calcinacci durante Inter-Juve. E le oscillazioni…”

Daniele Vitiello

Le parole di un tifoso nerazzurro alla Gazzetta dello Sport

La Gazzetta dello Sport di questa mattina si è occupata delle condizioni del Meazza. Spazio anche alla testimonianza di un tifoso, Alessandro, presente sugli spalti dal 1980 e particolarmente colpito dagli ultimi avvenimento: «C’era Inter-Juventus, non proprio una sfida qualunque. Eppure dei tifosi accanto alla mia postazione, hanno preferito uscire da S. Siro dopo la caduta dei calcinacci, forse perché si trattava di genitori coi loro figli. Io sono rimasto, ma devo dire che negli ultimi mesi qualche domanda me la sono fatta... Direi che la questione oscillazioni è una fatto recente, prima non me n’ero mai accorto. Non so se è cambiata la mia percezione e se il crollo del ponte Morandi ha aumentato la sensibilità verso situazioni simili. Comunque, durante Inter-Roma ho vissuto un minuto atipico, con una punta di timore. Quando gli ultrà hanno iniziato a saltare nel secondo anello, il primo ha iniziato a vibrare in modo atipico. Ero con un mio amico, ci siamo guardati e abbiamo convenuto che una cosa così non era mai accaduta prima. Il tremore è durato più o meno 60 secondi. Quello è stato per me l’episodio più eclatante. Inter-Juve? Le oscillazioni sono state di minore intensità. Certo, son venuti giù quei calcinacci». Alessandro entra nei particolari: «C’era una colonna con una spaccatura e da quella fessura dopo alcune oscillazioni sono piovuti pezzi di cemento armato e frammenti di mattone rosso. Uno me lo sono portato a casa per ricordo. Non è stato piacevole, c’è chi si è spostato e chi ha iniziato a rumoreggiare. Abbiamo avvisato la sicurezza e dopo circa 20’ sono arrivati i vigili del fuoco: hanno fatto cadere gli ultimi residui rimasti nella colonna. Nel frattempo, però, qualcuno spaventato era andato via. Credo che l’effetto psicosi va evitato, ma i problemi ci sono e vanno affrontati. Io sono per costruire uno stadio nuovo».