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Le parole di Matrix su Sanchez
—L'ex difensore ha parlato anche di Alexis Sanchez. «Quella di ora non è la migliore versione di Sanchez perché non ha più 25 anni come quando era all'Arsenal o all'Udinese. Si è sempre pentito di aver lasciato i Gunners per andare allo United, ma questo è il calcio. Non lo criticherò per il rigore sbagliato con l'Atletico. Per l'Inter è stata anche importante la Supercoppa che ha vinto contro la Juve ed è stato molto importante, io sono interista e non amo molto la Juve. Lui gioca in un club importante che l'anno scorso è arrivata in finale di CL, che quest'anno vincere lo scudetto. Con Thuram che sta facendo bene, Lautaro che segna ad ogni gara. Non è semplice. Ovviamente ogni calciatore vuole giocare ad ogni gara e quindi non è contento ma è all'Inter ed è meglio essere all'Inter che in una squadra minore. Alexis non può essere in una squadra di secondo livello. Vidal gli ha consigliato di lasciare Milano? E per andare dove? È andato al Marsiglia e quando ha lasciato l'Inter, il club ha vinto Supercoppa e scudetto. Credo che Vidal non sia stato molto chiaro in questi giorni».
E sull'attaccante cileno Matrix ha anche aggiunto: «Cercare un altro club? Dipende da cosa vuoi. Non sono nella sua testa. Se Alexis è all'Inter deve rendere felice l'Inter, deve vincere. Quando l'Inter vince il campionato, vince il campionato tutta la squadra, non solo un attaccante o un altro. Anche lui. Inzaghi non gli ha dato certezze sul suo essere titolare? Ma è normale. In una grande squadra c'è competizione tra giocatori ed l'allenatore a decidere chi giocherà. In questo momento non può essere titolare. Se Lautaro segna 30 gol e Thuram ne segna 10 e fa 20 assist, se sei il tecnico nerazzurro mandi in campo lui? Questa è la verità, io sono onesto e questo non cambia certo il valore di Sanchez. Lui deve sfruttare al meglio le occasioni che ha, anche trenta minuti in un club come l'Inter sono importanti. Io non segno in 30 minuti ma lui è un fenomeno e può farlo».
Infine una battuta su Zidane: «Ho tanto rispetto per lui che è stato un grande giocatore ed è un grande allenatore. È passato molto tempo dalla finale mondiale e preferisco ricordarmi di Materazzi che ha segnato in quella finale, è più importante di quanto successo con la testata», ha detto.
(Fonte: La Tercera)
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