- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Prosegue il dialogo tra Inter e Milan e il Comune di Milano per la costruzione del nuovo stadio. Ieri si è tenuto a Palazzo Marino un incontro tra le parti per provare a trovare un'intesa. Come racconta il Corriere dello Sport, c'è stato un passo in avanti: i due club hanno accettato la rifunzionalizzazione del 'Meazza'. Ora, però, le proprietà si aspettato un aumento sull'indice volumetrico rispetto al master plan e le norme.
Nonostante la possibilità di spostarsi a Sesto San Giovanni, Milan e Inter hanno deciso di restare a Milano. Uno sforzo che il sindaco Sala ha apprezzato e che sarà costretto a 'ricambiare avvicinandosi da un'edificabilità di 0,35 prevista allo 0,62 richiesta.
Ieri, i rappresentati di Inter e Milan (l'ad Antonello e il presidente Scaroni) hanno chiarito che nei progetti sarà lasciata una parte del 'Meazza': "In quello di Sportium per esempio vengono “salvate” una parte della facciata e le rampe che verranno utilizzate per formare un museo cittadino dello sport. Molto simile l’interpretazione di Populous. L’area occupata dall’attuale San Siro sarà dunque destinata prevalentemente a funzioni sportive di base e di intrattenimento per far vivere il distretto 365 giorni all’anno. Sarebbero creati un campo da calcetto, uno basket, una pista di atletica oltre a parchi giochi per bambini. Insomma, uno vero e proprio distretto sportivo, una cittadella dello sport aperta tutto l’anno con accanto a un nuovo avveniristico San Siro".
Le parti si rivedranno a inizio febbraio, quando con molta probabilità discuteranno delle volumetrie. L'obiettivo è trovare un accordo che soddisfi tutto, nel più breve tempo possibile, senza dimenticare che per fine marzo è atteso il pronunciamento del Ministero dei Beni Culturali: farà capire se su San Siro c’è un vincolo ed eventualmente di che tipo. L’iter burocratico per avere i permessi per iniziare i lavori durerà un anno e mezzo, mentre saranno necessari circa 36 mesi per completare lo stadio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA