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Il suo italiano è al servizio di Frank De Boer in questi primi giorni di mandato per facilitare la comunicazione con i calciatori dell'Inter. Michele Santoni, intervistato da Panorama.it, ha parlato della sua esperienza in nerazzurro: "Come giocheremo? In partenza sicuramente con il 4-3-3, ma quello che conta è l'interpretazione del match, la capacità di aggredire, dove si vuole recuperare il pallone e cosa se ne vuole fare quando si entra in possesso. Poi dipenderà anche dall'avversario. La rosa è di buon livello, ci sono tanti giocatori dall'ottima tecnica. Con Frank ci conosciamo da tempo, ho lavorato con lui all'Ajax e anche dopo essere tornato in Italia siamo rimasto sempre in contatto. Ho mantenuto la casa ad Amsterdam e quando andavo su ci si vedeva insieme ad amici comuni".
Frank sarà l'unico allenatore straniero della serie A e potrà contribuire all'innovazione del movimento. Poi starà a me aiutarlo a integrarsi negli usi e abitudini del calcio italiano. In Olanda ad esempio non si usa fare i ritiri. La Lazio? Ancora non so perché sia finito il mio impegno con la Lazio, alla fine di luglio mi hanno comunicato che non ero più parte dello staff. Essere l'unico italiano nel team di Frank non sarà un problema, a parte che anche tra i giocatori la componente italiana non è così ampia, poi c'è anche Michel Kreek, che ha giocato a Padova e Perugia".
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