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Saras in rosso, Moratti: “Non abbiamo la bacchetta magica. E la Rosneft…”

Daniele Mari

Gian Marco Moratti, presidente di Saras, oggi è stato incalzato dai piccoli azionisti dopo che il bilancio dell’azienda petrolifero per il 2012 è stato chiuso con 154 milioni di euro di passivo. Moratti ha risposto anche stizzito ad alcuni...

Gian Marco Moratti, presidente di Saras, oggi è stato incalzato dai piccoli azionisti dopo che il bilancio dell'azienda petrolifero per il 2012 è stato chiuso con 154 milioni di euro di passivo. Moratti ha risposto anche stizzito ad alcuni attacchi: "Cosa possiamo fare se il mercato non esiste più? Non abbiamo un governo con cui parlare... hanno rieletto un signore di 88 anni perché ci dia una mano. E' la più grossa crisi che si ricordi e la Saras riesce a stare in piedi e si è anche associata al più grande gruppo petrolifero del mondo, Rosneft".

Un socio ha chiesto a Moratti se ci sia l'intenzione di uscire dalla Saras ma il presidente ha risposto: "Abbiamo conservato la maggioranza. Rosnfet avrebbe potuto fare una richiesta come l'ha fatto Lukoiil alla Erg (che ha rilevato l'80% della raffineria Isab), ma non l'hanno fatta. Non ci fa piacere alla fine dell'anno perdere dei soldi. Rischiamo anche noi come industriali, ma non abbiamo valuto mollare e se vedete gli investimenti della Saras negli ultimi cinque anni sono stati abbondanti. Noi continuiamo a fare il nostro mestiere, se ritenete che lo facciamo male, posso consigliarvi di vendere le nostre azioni".

Rosneft ha acquisito il 13,7% di Saras ma arriverà a breve al 21%.