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Sarri: “Dura che il Napoli si ripeta. La A ha poco futuro: troppi impegni e stranieri. E poi…”

Dario Di Noi

Nel corso della cerimonia con cui Castelfranco di Sopra gli ha consegnato le chiavi della città, Maurizio Sarri è tornato a parlare di Napoli e non solo

In queste settimane di vacanza che precedono il ritiro estivo, è tornato a parlare Maurizio Sarri. Il tecnico azzurro, premiato a Castelfranco di Sopra (in provincia di Arezzo) con le chiavi della cittadina nella quale risiede da qualche anno, ha parlato di Napoli e non solo. Al campionato italiano ha riservato frasi pungenti.

Queste le sue dichiarazioni, riportate da Il Mattino: "Adoro Napoli e la sua umanità, lo spirito sociale che c'è lì. Napoli ti dà un amore unico che ogni allenatore dovrebbe provare nella vita. Nuova stagione? Penso che sarà difficile potersi ripetere, noi siamo il quinto-sesto fatturato d'Italia e non possiamo pensare di travolgere il campionato. Per la Serie Anon vedo un grande futuro. C'è una questione legata al sovraffollamento degli impegni, che sono tanti. E poi gli stranieri: allenare un 18enne italiano è più soddisfacente di allenare un 30enne straniero. Poi bisogna regalare ai tifosi il sogno di poter vincere. Un tifoso del Genoa o della Sampdoria sa che adesso difficilmente per i prossimi 50 anni potrà vincere. E allora per quanto tempo potrà continuare a seguire il calcio e ad appassionarsi ancora? Bisogna cominciare a vedere il campionato in collettivo senza pensare al proprio orto, a cominciare dalla ripartizione dei ricavi".