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In conferenza stampa Sarri è ritornato sull'episodio con Mancini.Queste le sue parole: "Episodi di campo, quando l'adrenalina è altissima, non dovrebbero succedere ma sono sempre succesi, a me hanno sempre insegnato che quando l'arbitro fischia ci si da la mano e si dimentica perché sono cose fini a se stesse, che durano pochi secondi, in campo sotto stress possono succedere. Io gli ho chiesto anche scusa, poteva finire tutto tra di noi, come succede normalmente e come è sempre successo. Si tira fuori poi sempre la storia dell'omofobia, è la prima offesa che mi è venuta in mente, potevo dirgli democristiano, non è un'offesa per gli omosessuali, la mia storia dice che non è vero, ho avuto amici omosessuali e sono miei amici. E' la prima cosa che mi è venuta in mente". Sulla partita: "E' colpa mia, cercavo di gestirla, centellinando i minuti ed in questi casi una piccola cosa ti fa saltare tutto. Ci tenevamo però alla partita, ma l'unica cosa positiva è che in un periodo avremo due settimane per poterci allenare. C'è stato l'episodio di Mertens, puoi darlo o non darlo, ma da qui a dare il secondo giallo".
Ancora su Mancini: "Ho chiesto scusa, ma io non mi ricordavo neanche del termine usato. Mi ha chiamato vecchio cazzone, quindi è razzista anche lui verso i vecchi?. Squalifica? Perché dovrei essere squalificato a lungo, è un'offesa come tutte le altre".
Sul rilancio dell'Inter in campionato: "Sono gare che vanno vissute per quelle che sono, ad eliminazione e non hanno nulla a che vedere col campionato. La squadra ha mantenuto dei suoi equilibri, gestendo la gara diversamente senza troppi calcoli potevamo fare un risultato diverso. La gara sembrava tutto sommato sotto controllo nostro fino al gol".
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