- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Danilo Sarugia, noto giornalista e opinionista della trasmissione "Diretta Stadio" in onda sull'emittente 7 Gold e del Gazzettino di Venezia, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha analizzato le strategie di mercato dell' Inter:
Silvestre, Palacio e Handanovic potrebbero esser raggiunti da Kolarov, Fernando, Lucas e Paulinho tutti volti nuovi a disposizione di Stramaccioni. Se arrivassero il processo di rinnovamento all'Inter sarebbe ben avviato?"Io ho qualche dubbio perché Stramaccioni è solo un giovane di belle speranze e aveva ragione Ennio Flaiano (sceneggiatore, scrittore, giornalista, umorista, critico cinematografico e drammaturgo nato a Pescara il 5 marzo 1910 e deceduto a Roma il 20 novembre 1972, ndr) quando diceva che "niente è più definitivo del provvisorio" e io vedo nell'Inter una situazione di provvisorietà con poche idee e molto confuse e non ho ancora capito quale sia la strategia dell'Inter. Che la strategia primaria sia quella di mollare i cosiddetti "senatori" del Triplete per rifondare una squadra che effettivamente va rifondata è cosa chiara. E' arrivato il nuovo direttore generale che si chiama Fassone e mi pare che se la tiri anche abbastanza se è vero quello che ho letto su il Giornale di venerdì 6 luglio dove in un virgolettato ha detto: "Bisogna pensare di raggiungere i traguardi con strategie nuove e adatte ai tempi che stiamo vivendo, il fattore di differenza che ha l'Inter è un settore giovanile che ha portato un talento dopo l'altro a livelli importanti" e poi parlando in prima persona aggiunge: "E' un percorso per raggiungere dove siamo stati per un quinquennio" in effetti lui non c'era, in quel quinquennio era al Napoli e prima alla Juventus. Sulla carta qualche cosa di buono effettivamente vedo, ma in un'ottica di provvisorietà e questa situazione è confermata dalla vicenda del portiere. Capisco che si debba tagliare a causa della crisi e capisco una certa visione del dottor Moratti che non vuol più spendere come gli anni scorsi, però saltare da Julio Cesar ad Handanovic è un passo che sinceramente non capisco perché mi pare che non ci siano tanti soldi di differenza tra tenere Julio Cesar, che oltretutto ha ancora due anni di contratto, e prendere Handanovic, che per l'amor di Dio è un buonissimo portiere".
Oltre ai giocatori di cui si è appena parlato ne servirebbero altri per provare a vincere lo scudetto e arrivare alla finale di Europa League e di Coppa Italia?"Qualcosa di meglio si dovrebbe e si potrebbe fare, ma, come dicevo, Moratti non mi sembra intenzionato ad aprire i rubinetti come ha fatto in passato. Vogliono tagliare Pazzini, Julio Cesar e Maicon, che è in procinto di passare al Chelsea e mi risulta che la trattativa è molto vicina all'essere conclusa. E poi c'è la situazione abbastanza strana di Sneijder che indiscutibilmente è un grande giocatore, però la sua carriera ha sempre avuto lo stesso andamento: fa benissimo il primo anno, meno il successivo e poi molla ancora. Mi dicono, gente che lo frequenta, che oltretutto Sneijder non ha più molta voglia di restare all'Inter nonostante quello che sostiene ovvero che gli piace Milano e che la moglie ne è entusiasta per lo shopping. Forse questa minor volontà di restare è dovuta a quello che vede ossia delle prospettive non proprio chiarissime".
Chi potrebbe prendere il posto di Sneijder?"In questo momento non vedo nessuno e forse hanno ragione di insistere su Alvarez, però mi pare per quello che ha fatto vedere nella sua prima stagione all'Inter che sia il classico giocatore da vorrei, ma non posso. Esattamente un anno fa durante il ritiro di Pinzolo ricordo che Moratti, in una botta di generosità ed ottimismo, disse che aveva delle giocate che gli ricordavano Mario Corso, per i tifosi e i lettori più giovani è bene ricordare che Corso è stato uno dei geni della storia del calcio mondiale soprannominato il "piede sinistro di Dio", un giocatore assolutamente straordinario. E poi c'è questo Poli un'altra figura in chiaro-scuro, ha fatto vedere qualche cosina di buono, ma non mi pare che sia un giocatore che possa arrivare a grandissimi livelli".
Quindi l'Inter dovrebbe puntare più che su giovani di belle speranze su giocatori affidabili."I giocatori affidabili o li si strapagano - come vedo che sta facendo la Juventus, mentre nessuno avrebbe mai pensato che la Juve si sarebbe mai buttata in un mercato di tale ampiezza economica e finanziaria - oppure non si riesce a prenderli. I vari Silvestre, Palacio, Handanovic, Kolarov, Fernando, Lucas e Paulinho sono tutti buonissimi giocatori, ma il cosiddetto top player non lo vedo. Palacio è un buon giocatore e mi dicono molto bene di Lucas. Io invece sostengo e sono sorpreso, per usare un eufemismo, che l'Inter, e non un piccolo club, ha completamente buttato via un giocatore come Destro, che già quando entrò nella famosa operazione Ranocchia era un calciatore di grande prospettiva, per cui un giocatore così non andava assolutamente perso al cento per cento e qui io chiamerei in causa i signori fenomeni responsabili del mercato dell'Inter, Branca ed Ausilio, gli stessi due che presero Forlan, senza sapere che non poteva essere utilizzato nelle partite della prima parte della Champions League e che dopo appena un anno ha risolto il contratto e si è accasato all'International de Porto Alegre. In confronto all'operazione Forlan quella di Quaresma fu un successo clamoroso".
Che cosa pensa della seconda maglia dell'Inter?"La maglia rossa mi fa inorridire e credo non solo me. Nella storia dell'Inter la maglia rossa non esiste, salvo quella che l'Inter indossò per una stagione alla fine degli anni venti che però era bianca ed aveva una croce rossa che è il simbolo di Milano, per cui era tutta un'altra roba. Io sarò un esteta nostalgico e dietrologo però vedere l'Inter con la maglia rossa non mi piace di sicuro: non esiste il colore rosso nella storia dell'Inter!".
© RIPRODUZIONE RISERVATA