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Claudio Savelli, intervenuto sulle colonne di Libero, ha commentato così la vicenda relativa al rinnovo di Lautaro Martinez:
"Ci si lamenta dell’inesistenza di bandiere nel calcio d’oggi, poi quando una bandiera chiede aumento ci si scandalizza. Capita in tutte le aziende del mondo e per fortuna che, nel caso di Lautaro Martinez, a chiedere l’aumento è uno che ha fatto bene, non uno che ha fatto male. Domandare è lecito e il Toro ha tutto il diritto di far valere le sue ragioni, anche perché ha 26 anni, cerca il contratto “della vita” nel momento più alto della carriera in cui si è davvero avvicinato al massimo possibile e immaginabile. Perché oltre ai gol ci sono le prestazioni sempre piene di buona attitudine e c’è che sa essere valorizzare qualsiasi compagno di reparto. Lautaro chiede 12 milioni all’anno anche perché probabilmente c’è qualcuno che glieli offre. E se qualcuno glieli offre, vuol dire che li vale. Difficile pensare sia tutto un bluff del suo agente. Se così fosse, il capitano dell’Inter potrebbe intervenire e mettere fine al cinema: certificherebbe il suo status di fuoriclasse"
"Perché un fuoriclasse sa badare a sé stesso anche fuori dal campo, sa quando qualcuno attorno a lui supera il limite e quando questo superare il limite mette a rischio la tranquillità o addirittura la carriera. È pieno il mondo di giocatori che chiedono troppo al club in cui stanno da dio, se ne vanno e finisco nel dimenticatoio, e Lautaro ne conosce qualcuno. Non è che non vogliono accontentarlo, è che non possono. Lui lo sa perfettamente. È parte del suo dovere comprendere il contesto in cui lavora e non tirare troppo la corda. Lo è a maggior ragione perché è il capitano di un gruppo. Dunque il Toro non si deve giudicare per la richiesta che ha fatto ma per la reazione che avrà al “no”. Se accetta il massimo a cui l’Inter può spingersi, allora vale tutti i soldi che chiede e anche di più".
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