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La domenica nera dell'Inter contro la Lazio ha fatto andare su tutte le furie Roberto Mancini e Claudio Savelli di Libero sta con il tecnico nerazzurro: «Da che è nato il giuoco del calcio, esistono i litigi e le sfuriate nello spogliatoio. E ci mancherebbe. Pensare ad un Mancini furibondo all’intervallo è quantomeno scontato. L’Inter stavolta non solo ha giocato male (come già accaduto in stagione), ma non ha neanche convinto come intensità mentale (cosa che invece non era mai mancata fino a domenica). Di fronte alle difficoltà simisura lo spessore di un gruppo, e il vuoto fa più male del caos. L’indifferenza al fallimento è il peggiore dei problemi, e a quanto pare non è il caso dell’Inter, perché la reazione c’è stata, per una sconfitta inaspettata ma quanto mai nell’aria dopo l’andazzo «troppo natalizio» della settimana. Spesso i giocatori stessi chiamano «famiglia» il gruppo che viene a crearsi con i compagni. E, come è normale che sia, in famiglia si litiga, si discute, si alza la voce, alle volte. E ben venga se c’è qualche anima di personalità in grado di affrontare di petto le questioni scomode. Sono cose ordinarie. Anormale sarebbe stata la non-reazione del Mancio di fronte alla pessima prestazione della sua squadra. Nessuno se lo immagina entrare nello spogliatoio dopo il match per stappare bollicine e augurare a tutti buon Natale. La bolla è di sapone, dunque».
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