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Dalle colonne del quotidiano Libero, il giornalista Claudio Savelli commenta il campionato di Serie Adove ormai sembra esserci un abisso tra le prime due della classe e il resto del gruppo: "Anziché la felpa che di solito si sfoggia all’ingresso in campo per le grandi occasioni, i giocatori del Napoli indossano la maglia ufficiale al rovescio, con il numero 31 e il nome del suo proprietario, Ghoulam, posizionati sul petto. È l’armatura di sentimenti in cui si infila il Napoli decimato, dal suo stesso mercato invernale (sono partiti Maksimovic e Giaccherini e non sono stati rimpiazzati), dal grave infortunio del già infortunato Ghoulam, dalle defezioni iniziali di Albiol e Chiriches che costringono Sarri a schierare Tonelli, mai visto prima d’ora, sommate a quella in corso d’opera di Hamsik. È un gesto nobile, quello del Napoli, che testimonia lo spirito e l’unione di un gruppo in missione verso la storia: un gesto che paga, perché i partenopei(ancora troppo contratti in avvio: tendenza preoccupante?) riescono ad arrampicarsi sull’iniziale svantaggio con la Lazio fino a ribaltarla.
Dal grigiore del peggior Napoli di stagione (quello del primo tempo) si elevano i sentimenti di orgoglio e coraggio, l’unico binario possibile per la rimonta sulla Lazio dominante per 45’, nell’iniziale assenza di gioco (e di molti giocatori). Sono la guida di una squadra ai minimi termini che da tempo cammina su un sottilissimo crinale dove è un attimo cadere e vedere la gloria sfuggire, e il rimorso prevalere. Sta facendo appello ai valori che abitano gli sport di squadra, il Napoli: non è un caso che per la seconda volta consecutiva rimonti uno svantaggio casalingo (due settimane fa accadde col Bologna). Di contro viene però a galla la differenza, nota ma finora rimasta sul fondale, con la Juve: a parità di defezioni, Allegri può inserire Bernardeschi e osservar nel’avvento mentre recupera gli infortunati illustri (vedi Dybala) della cui assenza nessuno si accorge, Sarri deve appellarsi ai titolari claudicanti, e predicare coraggio.
Nel campionato a parte delle prime - tra la Juve seconda e la Lazio terza ci sono ora 16 punti, quando mancano ben 14 partite -,che procedono con lo stesso passo (per entrambe otto vittorie consecutive in A): nella Juve ci sono più giocatori e il loro cinismo, nel Napoli più gioco e il coraggio. Perlomeno il duello scontato per lo scudetto contiene una storia avvincente, con le duellanti agli antipodi: bisogna sperare che duri fino alla fine".
(Fonte: Libero 11/2/18)
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