Intervistato da Tuttosport, Nicola Savino analizza il momento non semplice che sta attraversando l'Inter. "Queste tre sconfitte ci riportano indietro nei tempi. Tempi che non eravamo più abituati a vivere. Mi aggrappo all’atipicità della stagione che stiamo vivendo. Il lungo stop per il Mondiale può aiutarci, può appianare tutto. È un momento brutto e quello che più mi colpisce è l’incapacità di costruire gioco. Non si riesce a giocare a pallone, a fare la costruzione dal basso…".
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Savino: “Inter, momento brutto. Ecco cosa mi stupisce di più. Onana e Inzaghi…”
Milan e Bayern sono sconfitte diverse?
«Quella con il Bayern mi viene da dire per manifesta inferiorità. Con il Milan c’è stata quell’ora fatale. C’è stato un blackout totale dall’1-1 al 3-1…».
E intanto Inzaghi è finito nel mirino…
«Lo ritengo un ottimo allenatore ma secondo me nel derby come con il Bayern Monaco ha tardato di qualche minuto i cambi. Mercoledì per chi era allo stadio sembrava evidente che Dumfries avesse bisogno di essere sostituito. Bisognava dare una scossa».
L’estate di “mercato” per Skriniar sta lasciando degli strascichi?
«La difesa sta facendo un po’ acqua da tutte le parti ma Skriniar per me deve solo un po’ rientrare in forma, semplicemente questo. Invece De Vrij…».
Non sarebbe stato meglio venderlo in estate?
«No, non sono d’accordo. Milan non si discute».
Cosa non va rispetto a un anno fa?
«Manca Perisic».
Sorpreso dall’esordio di Onana in porta?
«Se fossimo in politica si potrebbe parlare di polpetta avvelenata. Lo faccio esordire in Champions così non fa bene e mi tolgo questo problema. È stata una scelta non da poco: metti in panchina il capitano per far giocare un altro portiere. Bisogna dire che San Siro non vedeva l’ora. Ma in questo invece sbagliamo perché Handanovic ha salvato decine di partite. Decine di partite…».
E invece nessuna polpetta avvelenata…
«Onana col Bayern dava l’impressione semplicemente di essere il modello nuovo di portiere, quello che ti mancava. È uno degli undici. Non il portiere insieme ad altri dieci giocatori. Forse è un fatto generazionale. Ma non dobbiamo mai dimenticare l’esperienza di noi vecchi, conta ancora qualcosa».
Passo indietro: cosa ha pensato quando quest’estate è arrivato Lukaku?
«Che è un ottimo giocatore e che all’Inter male non farà sicuramente. È forte fisicamente, porta via avversari, sfonda le difese, come fai a pensare male di Romelu?».
(Tuttosport)
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