In una lunga intervista a Marca, il ct dell'Argentina ha parlato anche degli allenatori che ammira maggiormente
In una lunga intervista a Marca, Lionel Scaloni ha parlato dei tecnici che hanno avuto maggiore impatto nel suo periodo da calciatore: "Tutti. Lo so, diciamo sempre la stessa cosa, ma è la verità. Ci segnano tutti, nel bene e nel male. Alla fine prendi da chi ha fatto bene le cose e provi a ripeterle, e da chi ha fatto male cerchi di non farlo, ti restano le cose che non faresti. Quello che è molto chiaro è che oggi da allenatore capisci molto di più quegli allenatori con cui ti arrabbiavi da giocatore, e ti rendi conto che non è la stessa cosa e quello che non capivi allora lo capisci adesso".
Chi vedi in questo momento come riferimento, qualcuno da cui puoi imparare?
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"Imparo da chi fa quello che vorremmo fare in Nazionale. Mi piace Guardiola, mi piace De Zerbi, che sta facendo un ottimo lavoro al Brighton, mi piace Simone Inzaghi, mi piace Spalletti. E senza dubbio non posso dimenticare Ancelotti, che oggi è il riferimento per quello che voglio essere da allenatore: un ragazzo che tutti apprezzano, molto intelligente, che non ha vinto tutto invano. Carlo è un riferimento. E c'è anche il Cholo, con cui abbiamo parlato, siamo andati a Madrid a trovarlo, ci ha dato tanti input su cosa fare quando eravamo appena arrivati in Nazionale. Sono due modi diversi di guidare, ma nel tuo metodo li usi entrambi".